20 previsioni tech per il 2025: proviamo a intravedere il futuro Futuro Prossimo

20 previsioni tech per il 2025: proviamo a intravedere il futuro Futuro Prossimo

Il 2024 ci ha regalato colpi di scena a non finire. Ma cosa ci aspetta nel 2025? Se pensate di averle viste tutte, preparatevi a ricredervi. Perché le previsioni tecnologiche 2025 che ho raccolto e sto per snocciolare promettono di ridefinire completamente il nostro modo di vivere, lavorare e interagire. Dall’intelligenza artificiale che permea ogni aspetto delle nostre vite al ritorno in grande stile del nucleare, passando per rivoluzioni biotech e stravolgimenti geopolitici, il futuro che ci attende è tanto entusiasmante quanto imprevedibile.

Allacciate le cinture: si parte per un viaggio mozzafiato nel 2025, l’anno in cui la tecnologia potrebbe cambiare per sempre (ancora una volta) le regole del gioco. Siete pronti a scoprire cosa potrebbe aspettarci dietro l’angolo?

Netflix si lancia nei parchi a tema

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Netflix house

Mentre piattaforme come TikTok conquistano sempre più attenzione, Netflix sente il bisogno di diversificarsi. E quale modo migliore se non puntando sul mondo reale con parchi a tema? La più facile delle previsioni 2025 (è già stata annunciata). Dai giochi arcade di Squid Game alle case stregate di Stranger Things, le opportunità per coinvolgere il pubblico sono infinite. Un modo brillante per rafforzare l’IP dell’azienda. Disney potrebbe avere un nuovo rivale all’orizzonte.

L’industria crypto avrà il suo App Store

Per troppo tempo il mondo delle criptovalute è stato sinonimo di truffe e speculazioni. Ma le cose stanno lentamente cambiando: progetti con casi d’uso interessanti e accettazione da parte di banche e governi fanno ben sperare.

Certo, manca ancora qualcosa: un modo semplice, davvero semplice per i “comuni mortali” di usare token e dApp senza perdersi tra termini tecnici ostici. Un App Store crypto potrebbe risolvere il problema. Chi raccoglierà la sfida? Qualcuno lo troviamo.

Benvenuti nell’era della verità “a sensazione”

Scordatevi i fatti, la razionalità, i fondamentali. Nel 2025 ciò che conta è la narrativa, l’intuizione, il sentimento. Il meme di una cosa è più importante della cosa stessa. Lo abbiamo visto concretizzare negli anni, e ora è sotto gli occhi di tutti. Non si può più ignorare: nell’era di internet, le regole del gioco sono cambiate.

La volatilità regna sovrana e per emergere servono mosse audaci, storie appassionanti, empatia con la community. Una dinamica folle ma ineludibile a cui dovremo abituarci.

TikTok vincerà la sua battaglia negli USA

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Nonostante i tentativi di ban da parte del governo americano, tra le mie previsioni 2025 c’è questa: scommetto che nel 2025 TikTok sarà ancora viva e vegeta anche negli States. Potrete verificare presto la previsione, considerando che già il 19 gennaio 2025 dovrebbero “spegnere” la piattaforma. Ma ci credete? Con una valutazione di 300 miliardi di dollari, di cui un terzo proveniente dagli USA, ByteDance ha troppo da perdere per farsi mettere al tappeto. Qualche compromesso qua e là (cedere quote a Larry Ellison?) e il gioco è fatto.

A condire il tutto, un Trump che come altri prima di lui potrebbe trasformarsi da “candidato incendiario” a “presidente pompiere”. Quando ci sono così tanti soldi in ballo, quasi sempre si trova un modo di accomodare le cose.

Addio smartphone in classe

L’impatto negativo degli smartphone sull’apprendimento è sotto gli occhi di tutti. Distrazioni, ansia da FOMO, rischi vari: avere il telefono sul banco non aiuta di certo a studiare. Per questo nel 2025 assisteremo a leggi che ne vieteranno l’uso in classe.

Le linee guida diventeranno obblighi e le zone phone-free si moltiplicheranno. Non ditelo ai vostri figli!

Facebook e il contenuto sintetico

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Solitudine, ads, meme: ecco cosa vedete sui vostri feed. Degli amici neanche l’ombra. Ma con 3,1 miliardi di utenti, Meta non può permettersi una Facebook fantasma. La soluzione? Contenuti AI personalizzati che riempiranno i vostri feed di post creati su misura per voi.

TikTok insegna: l’engagement non dipende dagli amici. Nell’era “asocial”, l’algoritmo è il nuovo protagonista.

Gli effetti collaterali della dipendenza dall’AI

I giovani adorano strumenti come ChatGPT. Ma attenzione: delegare sempre il pensiero a un assistente digitale può portare a perdita di autonomia decisionale e di resilienza. Utilizzare l’AI è come usare la madre, la nonna. La prononna delle calcolatrici: comodo ma con rischi di “atrofia”.

Nel 2025 inizieremo a vederne gli effetti, dalla ridotta capacità di problem solving al conformismo di gruppo spinto alle massime conseguenze. Non dico di buttare il bimbo con l’acqua sporca, per carità: ma restiamo molto, molto vigili.

La guerra diventa tecnologicamente decentralizzata

L’edge computing consentirà di elaborare i dati in loco, direttamente sul campo di battaglia, aumentando l’autonomia dei dispositivi. Se oggi i droni hanno bisogno di un operatore umano, domani (anzi stasera) grazie all’AI on-device saranno in grado di identificare, agganciare e colpire un obiettivo in completa autonomia.

Una prospettiva davvero inquietante, peraltro già denunciata (senza ricevere la giusta attenzione), che potrebbe cambiare per sempre le regole del gioco. L’era dei robot killer è più vicina di quanto pensiamo.

Siete pronti a farvi scannerizzare gli occhi per “dimostrare” la vostra umanità?

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Sam Altman di OpenAI ha lanciato qualche tempo fa il suo progetto chiamato World in (ne abbiamo parlato qui) per creare un identificativo unico basato sulla scansione dell’iride. Inquietante vero? Eppure, con la diffusione di video e audio deepfake sempre più realistici, stabilire un “certificato di umanità” online potrebbe diventare un bisogno, che questo .

L’idea di Altman potrebbe sembrare fantascienza distopica ma, in mancanza di alternative, nel 2025 si avvicinerà ulteriormente alla realtà.

Gli agenti AI avranno un loro wallet

Dagli assistenti personali ai bot aziendali, come detto, presto gli algoritmi prenderanno decisioni al nostro posto. Dall’organizzare un viaggio al gestire investimenti, il loro potere d’azione sarà molto più ampio.

Ma chi darebbe accesso al proprio conto a un’intelligenza digitale non testata? Tra le previsioni 2025, quella di una fase di passaggio. Non daremo accesso ai nostri conti, ma assegneremo alle AI un “budget”, magari in criptovalute: tracciabile, senza troppe regole e “separato” dall’economia reale, per mandarlo in giro a fare operazioni nella speranza (vana, per la maggior parte di noi) che ci arricchiscano. Nel 2025 sarà la norma. Benvenuti nel futuro.

Imbrogliare tornerà di moda

In un mondo dominato dall’AI, la tentazione di barare anziché competere ad armi pari sarà fortissima. Di più: irresistibile. Sarà più facile rubare segreti industriali o sedurre manager per info riservate che provare a battere un algoritmo. Più conveniente sabotare i dati dei rivali che sviluppare un proprio modello.

Almeno finché leggi e tribunali non interverranno, vivremo un far west high-tech in cui tutto è concesso.

Più consapevolezza sui rischi dell’intelligenza artificiale

Artificial Intelligence in Investor Relations

L’AI divide da sempre gli esperti in due fazioni: gli scettici che la considerano una montatura e gli allarmisti che la vedono come un’apocalisse imminente. Tra le previsioni 2025, con il progredire della tecnologia, sempre più persone (me compreso) passeranno dal campo degli scettici a quello degli allarmisti.

Una presa di coscienza tardiva ma fondamentale per tracciare linee guida etiche prima che sia troppo tardi. Perché, per fronteggiare questi rischi, non servono allarmismi inutili: servono quelli utili.

Addio scrittura?

Gli assistenti vocali sono sempre stati un mezzo flop (Alexa, stai muta fino a domani!). Ma con l’evoluzione dei grandi modelli di linguaggio come GPT-4, le cose sono destinate a cambiare. Immaginate di conversare con un AI “empatico” (virgolette) e “perspicace” (virgolette) come se fosse un umano.

Una prospettiva affascinante, e ovviamente non senza lati oscuri. Dati empirici sembrano dimostrare che più parliamo con i bot, meno scriviamo. Un ulteriore declino della scrittura in vista? Tra le previsioni 2025, l’avvicinamento ad una società illetterata.

L’era dei “giochi infiniti”

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Uno screenshot di inZOI

Nel 2025 lo sviluppo di videogiochi entrerà in una nuova era grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale. Ambienti generati proceduralmente, storie dinamiche che si adattano alle scelte del giocatore, PNG con cui conversare come fossero umani, sistemi adattivi che modificano la difficoltà in base alle abilità.

Grazie all’AI i mondi virtuali (come l’attesissimo inZoi) non avranno più confini, offrendo possibilità di esplorazione pressoché illimitate. Il gaming non sarà più lo stesso.

Il boom delle startup “embrioniche”

Previsioni 2025

Dopo anni di controversie etiche e massicci investimenti, la ricerca sulle cellule staminali embrionali sta finalmente dando i suoi frutti. Nei prossimi mesi assisteremo a un boom di startup specializzate in organoidi, embrioni sintetici e tecniche avanzate di editing genetico.

Dalla cura del Parkinson alla lotta all’invecchiamento, si apre una nuova era per la medicina rigenerativa e la longevità.

L’effetto inatteso di farmaci come Ozempic

Spinti dall’invidia (e un po’ dalla vanità, dai), nel 2025 molti correranno dal medico per ottenere una prescrizione di Ozempic, il farmaco “dei vip” che fa dimagrire senza sforzo. Con un effetto collaterale inatteso: l’aumento dei controlli porterà a diagnosi di malattie trascurate da tempo.

Il sistema sanitario dovrà fare i conti con un’ondata di nuovi pazienti. La corsa alla linea ha (qualche) risvolto positivo.

Il nucleare torna alla ribalta

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Il mini reattore westinghouse ap300

Per funzionare i data center dell’era AI hanno bisogno di tanta energia, che le rinnovabili non sono ancora in grado di fornire in modo affidabile. Eolico? Non maturo. Solare? Costoso. Carbone? Troppo sporco. Gas? Forse per qualche anno.

No, l’unica soluzione per alimentare in modo stabile la prossima ondata di innovazione tech sono i piccoli reattori modulari nucleari (SMR). Nel 2025 ne vedremo i primi prototipi. Una svolta energetica epocale.

Idrogeno, se ne parlerà (quasi) ovunque

Stoccare energia rinnovabile, alimentare i data center, rendere i trasporti più green: sono tante le potenziali applicazioni dell’idrogeno. Nei prossimi mesi ne sentiremo parlare in continuazione: da quello bianco (estratto direttamente dal sottosuolo) a quello “grigio“, metallico (ancora teorico ma super promettente in termini di densità energetica), fino all’esotico carbon-negative (prodotto in modo da rimuovere più CO2 di quanta se ne emetta, sono scettico). Tenetelo d’occhio.

I dati come ambasciatori

hero data center in space

Con l’inasprirsi delle tensioni geopolitiche e tecnologiche (vedi la crisi USA-TikTok), i Paesi cercano modi creativi per mantenere il controllo sui propri asset strategici senza chiudersi al mondo.

Una soluzione? Stabilire “ambasciate dei dati” in Paesi neutrali, o magari nello spazio. Sedi fisicamente all’estero ma giuridicamente legate al Paese d’origine. Un escamotage per sfruttare i vantaggi della globalizzazione minimizzando i rischi. Neocolonialismo digitale? Qui forse mi sono spinto troppo in là con le previsioni 2025, ma vedremo se qualcosa si muoverà in questo campo.

L’open source diventa cruciale

Yann LeCun, Chief AI Scientist di Meta, sostiene che in un mercato veramente libero l’open source vince per trasparenza, collaborazione e costi. Ma nel 2025 sempre più governi potrebbero imporre regole e controlli a software e algoritmi per motivi strategici o di sicurezza nazionale. Con il rischio di frammentare il panorama tech globale in una serie di “campioni nazionali” chiusi e proprietari. Sarebbe davvero una grave battuta d’arresto per l’innovazione. Dai, magari mi sbaglio.

Previsioni 2025, in sintesi

Spero che questo excursus tra previsioni, speculazioni e auspici vi abbia incuriosito e fatto riflettere sulle tante rivoluzioni possibili. Alcune ci entusiasmeranno, altre ci spaventeranno. Altre, semplicemente, non si concretizzeranno. Di certo ci sarà da divertirsi.

Ma se dovessi fare un’ultima previsione per il 2025, anzi un auspicio, è che nel prossimo anno gli sforzi dei giganti tech e di una nuova generazione di imprenditori visionari si concentrino su sfide epocali come la riduzione della mortalità infantile e della disuguaglianza globale, la lotta alle malattie, la diffusione dell’istruzione, la ricerca di soluzioni sostenibili per l’ambiente. Solo così la tecnologia potrà davvero definirsi un motore di progresso a lungo termine.

Nell’attesa, allacciate le cinture e godetevi il viaggio. Il 2025 promette meraviglie, sta a noi indirizzarle nella direzione giusta. E se volete vedere quanto “ci abbiamo preso” lo scorso anno, ecco le Previsioni del 2024.

L’articolo 20 previsioni tech per il 2025: proviamo a intravedere il futuro è tratto da Futuro Prossimo.

Tecnologia 

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