Nel mondo ipercompetitivo delle auto elettriche, distinguersi dalla massa non è facile. Ma c’è una startup californiana che sembra avere tutte le carte in regola per farlo: si chiama Aptera, e ormai ne parliamo da un bel po’. Il suo veicolo elettrico a tre ruote alimentato da pannelli solari sta facendo parlare di sé per il design futuristico e l’efficienza da record. Con la prima carrozzeria di produzione appena arrivata dall’Italia e oltre 40.000 prenotazioni già registrate, l’Aptera Solar EV sembra sempre più vicino a fare il suo debutto rivoluzionario sulle strade. Se la ridevano tutti all’idea di un’auto “solare” alimentata perlopiù dai suoi pannelli, ma intanto questi stanno andando avanti. Cosa rende questo veicolo così speciale? Scopriamolo insieme.
Carrozzeria e design che sfidano le convenzioni
La prima cosa che salta all’occhio quando si guarda l’Aptera Solar EV è il suo aspetto futuristico. Forma affusolata, tre ruote, sembra più un veicolo spaziale che un’auto. Ma non fatevi ingannare dall’apparenza bizzarra: ogni curva, ogni linea di questo veicolo è stata studiata per ottenere la massima efficienza aerodinamica. Come spiega Chris Anthony, CEO e co-fondatore di Aptera, la carrozzeria del veicolo è stata progettata più come una fusoliera di elicottero o aereo che come un’auto tradizionale (in effetti ci sono somiglianze). Il risultato? Un coefficiente di resistenza aerodinamica stimato tra 0,13 e 0,15, un valore che fa sembrare anche le auto più aerodinamiche sul mercato, come la Mercedes-Benz EQS (0,202) o la Volkswagen XL1 (0,199), delle vere e proprie “scatole”.
Come è possibile ottenere un risultato del genere senza passare mesi in una galleria del vento? La risposta è nella simulazione aerodinamica virtuale. Per affinare la forma dell’Aptera Solar EV, la startup ha collaborato con AirShaper, uno strumento di analisi e simulazione aerodinamica che funziona come una galleria del vento virtuale.
Grazie a questo strumento, i progettisti di Aptera hanno potuto perfezionare ogni dettaglio della carrozzeria senza dover ricorrere a lunghi, costosi (ed energeticamente dispendiosi) test. Un approccio che ha permesso di accelerare i tempi di sviluppo e contenere i costi, senza compromettere l’efficienza aerodinamica del veicolo, usando la galleria del vento vera solo per la validazione finale.
La carrozzeria di Aptera nella galleria del vento Pininfarina per la validazione finale, dopo i test in ambiente virtuale.
Pannelli solari integrati nella carrozzeria
L’aerodinamica non è l’unico asso nella manica dell’Aptera Solar EV. Come suggerisce il nome, questo veicolo è infatti dotato di pannelli solari integrati nella carrozzeria, che gli permettono di generare energia mentre è in movimento o parcheggiato al sole. Secondo le stime di Aptera, i pannelli solari potrebbero fornire fino a 64 chilometri (40 miglia) di autonomia al giorno, un valore che potrebbe addirittura raddoppiare in condizioni di luce solare ottimale. Significa che per molti pendolaril’Aptera Solar EV potrebbe coprire il tragitto casa-lavoro senza mai dover essere ricaricato.
Siamo sicuri sicuri?
Lo so, non me lo ripetete. Un conto sono le promesse, un altro è la realtà. Però i recenti video dei prototipi dell’Aptera Solar EV sembrano confermare che questo veicolo rivoluzionario non è solo un esercizio di stile, ma una vera e propria auto pronta per la strada. Come quello diffuso da AirShaper, ad esempio: si vede Wouter Remmerie, il fondatore dell’azienda, fare un giro di prova a bordo di uno dei prototipi. Remmerie si dice impressionato da come l’Aptera Solar EV si comporti in curva, con una tenuta di strada piatta e sportiva. Fuor di carrozzeria, anzi dentro, gli interni sembrano già a un buon punto di finitura. Al punto che il rappresentante di Aptera che accompagna Remmerie afferma che userebbe volentieri il prototipo come auto di tutti i giorni (a patto che abbia l’aria condizionata, aggiungo io, che sennò crepare è un attimo).
Eppur si muove! In un altro video, lo youtuber The Topher ci porta a bordo del prototipo per un walkaround a 360 gradi. Dalle portiere ad ali di gabbiano al cruscotto minimalista, ogni dettaglio si avvicina sempre di più al suo aspetto finale. Compresa la chicca che mi ha colpito (le fissazioni dei pubblicitari): il modo di integrare la targa posteriore, che copre la presa di ricarica. Sono quelle piccolezze estetiche che ti fanno pensare “ok, se si dedicano in modo maniacale a queste quisquilie, evidentemente non hanno grattacapi sulle cose importanti”. O magari è il contrario, vabbè. Guardate voi stessi.
In attesa del debutto
Con la prima carrozzeria di produzione arrivata dall’Italia (mitica motor valley) e i prototipi che sembrano già pronti a scendere in strada, l’attesa per il debutto dell’Aptera Solar EV si fa sempre più febbrile. La startup punta a iniziare le consegne nella seconda metà del 2024. Io non sono così ottimista, ve lo dico onestamente. In casi come questi, la “semplice” fattibilità di un progetto non implica il suo successo. Se non ci credete, citofonate a Sono Motors, o a Lightyear One che era perfino già in produzione. Ci vogliono sempre i capitali per la produzione su larga scala.
Certo, ci sono già oltre 40.000 prenotazioni già registrate. E questo è un chiarissimo indice del fatto che l’interesse per questo veicolo rivoluzionario è alto. Non è difficile capire perché: efficienza record, pannelli solari integrati nella carrozzeria, design futuristico. Aptera è un aggeggio non convenzionale, che può diventare un piccolo manifesto di mobilità sostenibile.
E voi, cosa ne pensate? Siete pronti a fare un giro su questo veicolo spaziale a tre ruote? O preferite aspettare e vedere se Aptera riuscirà a portare davvero la sua visione rivoluzionaria dalla carta alla strada? A me questa startup californiana ha già fatto sognare. Non ci resta che aspettare e vedere se il sogno diventa realtà.
L’articolo 40.000 prenotazioni e carrozzeria italiana: Aptera vicina alla produzione è tratto da Futuro Prossimo.
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