USA, avanza l'uso delle “manette volanti” Bolawrap: e l'Italia strizza l'occhio Futuro Prossimo

USA, avanza l’uso delle “manette volanti” Bolawrap: e l’Italia strizza l’occhio Futuro Prossimo

“Metti le mani dietro la schiena, stai per essere avvolto!” Questo potrebbe essere il nuovo grido di battaglia della polizia di San Francisco, che nei prossimi mesi aumenterà l’impiego del “BolaWrap“, un innovativo strumento di contenimento non letale. Il dispositivo, che ricorda un lazo da rodeo, lancia un cavo di 2,3 metri (7,5 piedi) che si avvolge intorno al sospetto, immobilizzandolo grazie a due ancoraggi simili a ami da pesca che fungono da vere e proprie manette volanti. Una dimostrazione impressionante di questa nuova tecnologia è stata mostrata per la prima volta lo scorso autunno.

Un’alternativa non letale a taser, pistole e manganelli

Il BolaWrap è stato progettato come un’alternativa non letale ai metodi tradizionali utilizzati dalle forze dell’ordine, come taser, pistole e manganelli. Questo strumento permette agli agenti di immobilizzare un individuo a distanza, senza la necessità di un confronto fisico diretto. Il dispositivo è particolarmente utile in situazioni in cui le persone non sono collaborative, stanno attraversando una crisi di salute mentale o sono sotto l’effetto di droghe.

Come per Barnacle, il sistema “distopico” di ganasce che bloccano il parabrezza (ne abbiamo parlato qui) BolaWrap non è una novità assoluta nel panorama delle forze dell’ordine USA. Secondo i dati forniti dall’azienda produttrice, Wrap Technologies, queste manette volanti sarebbero già in uso in oltre 1.000 dipartimenti di polizia in tutto il paese. Un dato che testimonia il crescente interesse (meglio tardi che mai) delle forze dell’ordine per strumenti non letali che possano aiutare a gestire situazioni di crisi minimizzando i rischi per tutte le parti coinvolte.

Caratteristiche tecniche e funzionamento

Il BolaWrap è dotato di un laser a sette punti che aiuta gli agenti a mirare con precisione. Per un corretto dispiegamento, è necessario uno spazio libero di circa un metro intorno al bersaglio. Il dispositivo è in grado di lanciare il cavo a una velocità di circa 120 metri al secondo (400 piedi al secondo). Nonostante il rumore forte e potenzialmente scioccante prodotto dal lancio, il BolaWrap è progettato per non causare dolore o lesioni al soggetto colpito.

Manette volanti: vantaggi e potenziali criticità

L’introduzione del BolaWrap è stata accolta positivamente da molti esperti, che ne elogiano l’efficacia nel ridurre il rischio di lesioni sia per gli agenti che per i sospetti. Tuttavia, non mancano le voci critiche. Alcuni esperti hanno sollevato preoccupazioni riguardo al potenziale impatto del dispositivo su persone con sensibilità sensoriali o condizioni di salute mentale.

Sebbene l’azienda produttrice abbia pubblicato video che mostrano l’uso del BolaWrap per fermare individui con condizioni come l’autismo, c’è chi sostiene che il dispositivo potrebbe non essere la soluzione più efficace o umana in tutte le situazioni. Io mi trovo a mezza via: continuano a farmi orrore queste cose, anche quando somigliano a gadget da film come in questo caso. Penso, però, che se l’alternativa è friggere una persona, crivellarla di colpi o soffocarla con un ginocchio sul collo, meglio le manette volanti. Magra consolazione, eh? Voi che ne pensate?

Manette volanti: la frontiera si sposta

Pur essendo ancora in via di adozione, seguendo una “moda” esterofila in tema di sicurezza c’è chi strizza l’occhio alle manette volanti (dopo il taser). Indovinate? Proprio l’Italia. Nel quadro di un più ampio finanziamento, a Sesto San Giovanni hanno stanziato 85.000 euro per poter acquistare questi aggeggi che sparano spaghi per legare la gente come un salame. Stesso discorso per la polizia di Parma, per quella di Genova e altre.

Naturalmente, nessuno strumento è una panacea. Il BolaWrap, come qualsiasi altra tecnologia, ha i suoi limiti e potenziali svantaggi. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’uso di queste manette volanti, e valutarne l’impatto nel lungo periodo. Ancor più importante sarà investire nella formazione di chi le userà, perché lo faccia in modo appropriato e proporzionato alle situazioni che si trova ad affrontare.

Strumenti come questo (o come altri ancora in via di perfezionamento) potrebbero svolgere un ruolo chiave nel ridurre la violenza e salvare vite umane. Ma la tecnologia da sola non basta: sarà altrettanto importante promuovere il dialogo, la comprensione reciproca e la fiducia tra le forze dell’ordine e le comunità che servono. Solo attraverso un approccio olistico e multidisciplinare potremo sperare di costruire un futuro più sicuro e giusto per tutti.

L’articolo USA, avanza l’uso delle “manette volanti” Bolawrap: e l’Italia strizza l’occhio è tratto da Futuro Prossimo.

Gadgets, polizia, usa 

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