Nel mondo dei veicoli elettrici c’è un outsider che sta facendo parlare di sé. Twike5 non è solo un altro veicolo ibrido: è uno sconquasso. Una peste benevola su tre ruote che sfida le nostre percezioni di cosa significhi muoversi in modo sostenibile. Ed è tornato per restare. Da dove? La domanda esatta è: da quando.
Il ritorno di un concept innovativo
Il Twike5, presentato per la prima volta addirittura 5 anni fa, nel 2019, al Salone dell’automobile di Genève, sta facendo il suo grande ritorno sulla scena della mobilità sostenibile. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: e infatti questo veicolo ibrido, che combina l’energia muscolare del conducente e del passeggero con un motore elettrico, ha subito notevoli evoluzioni dal suo debutto.
Ora le specifiche tecniche sono impressionanti. Offre due opzioni di batteria: 18 kWh o 36 kWh, con un’autonomia fino a 500 km per quest’ultima. La velocità massima dichiarata è di 190 km/h, grazie a un motore sincronizzato trifase a doppio avvolgimento. La potenza? Si attesta sui 45 kW, con picchi fino a 70 kW. Dati che collocano il Twike5 in una categoria a sé stante nel panorama dei veicoli ibridi.
Il sistema di locomozione non ha bisogno di grandi spiegazioni.
Un concetto unico di propulsione
La caratteristica più distintiva del Twike5 rimane il suo sistema di propulsione. Il veicolo ibrido non richiede la pedalata per avanzare, ma per ricaricare la batteria. Questo approccio innovativo crea un’esperienza di guida unica, con l’utente che contribuisce attivamente all’efficienza energetica del veicolo.
Visivamente, come detto, Twike5 ha fatto passi da gigante rispetto al prototipo del 2019. Da “grande triciclo” è evoluto in un veicolo dal design futuristico e aerodinamico.
È ora classificato nella categoria europea L5e come “triciclo a motore”, un riconoscimento della sua natura ibrida tra bicicletta e automobile.
Immagini: Twike
Veicolo ibrido Twike5, cose che non mi piacciono
Prima di parlare d’altro, fatemi dire cosa non va affatto. Il Twike5 è in preordine ma avrà un prezzo elevato. Elevatissimo, tra 39.900€ e 49.900€. Lo trovo un insulto al mercato. Per quella cifra sono pronto a scommettere che gli esemplari venduti si conteranno sulla punta delle dita di due mani. L’idea stessa di veicolo ibrido muscolare-elettrico è dura da far digerire alla massa: se poi ci mettiamo anche la necessità di adattamenti nelle infrastrutture urbane, difficile che prenda piede.
Peccato, perché in linea di principio sarebbe una ottima idea per la mobilità e per la salute. Di più: potrebbe ispirare una intera, nuova classe di veicoli.
Pedalare a 200 all’ora?
Un pioniere che, temo resterà lontano dalla riva
A 5 anni dalla sua prima apparizione, Twike5 non è ancora pronto al successo (secondo me, poi ditemi anche la vostra). Una piccola vittoria, a dirla tutta, c’è: far ripensare a tutti noi cosa significhi muoversi in modo sostenibile nel XXI secolo. La storia, per ora, si ferma qui.
Metaforicamente parlando, in un’epoca in cui l’urgenza di soluzioni sostenibili si fa sempre più pressante, per andare avanti dobbiamo essere pronti a pedalare un po’ più forte di così.
L’articolo Twike5, il veicolo ibrido: batteria e pedalata per un’autonomia da record è tratto da Futuro Prossimo.
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