Le città moderne affrontano una sfida crescente: l’effetto isola di calore. Questo fenomeno, che causa un aumento delle temperature nelle aree urbane, potrebbe trovare un’inaspettata soluzione nei campi sportivi. Un team di scienziati olandesi ha sviluppato una tecnologia innovativa che promette di trasformare questi spazi in oasi di fresco, offrendo un duplice beneficio: comfort per gli atleti e raffreddamento per l’ambiente urbano circostante.
Una soluzione innovativa per l’isola di calore urbana
L’effetto isola di calore rappresenta una sfida significativa per le città di tutto il mondo. I campi sportivi con erba artificiale, noti per raggiungere temperature elevate durante i periodi caldi, contribuiscono a questo problema. Tuttavia, una nuova ricerca (ve la linko qui) guidata dalla Dr. Marjolein van Huijgevoort del KWR Water Research Institute offre una promettente soluzione.
Il sistema sviluppato dai ricercatori olandesi si basa sul principio del raffreddamento evaporativo, lo stesso meccanismo che mantiene i campi di erba naturale più freschi rispetto a quelli artificiali. L’innovazione consiste nel replicare questo processo naturale in un ambiente artificiale. Come? Vediamo.
Il nuovo design del campo sportivo comprende diversi strati:
Uno strato superiore di erba artificiale speciale con retro aperto, spesso 50 mm
Sotto, uno strato di sabbia di 30 mm
Ancora più in basso, uno strato di schiuma porosa assorbente gli urti di 20 mm
Infine, un serbatoio per l’acqua piovana alto 85 mm
Il serbatoio, realizzato con un materiale polimerico strutturale chiamato Permavoid 85S, è l’elemento chiave di questa innovazione. Questo materiale, solitamente utilizzato nei “tetti verdi” per l’efficienza energetica degli edifici, permette di immagazzinare l’acqua piovana sotto il campo.
Uno schema che mostra come l’acqua piovana immagazzinata evapora via via attraverso il manto erboso aperto sul retro.
Funzionamento del sistema di raffreddamento
Quando piove, l’acqua attraversa l’erba artificiale e gli altri strati, raccogliendosi nel serbatoio. Una serie di cilindri verticali riempiti di lana di roccia all’interno del Permavoid riporta parte di quest’acqua verso l’alto per azione capillare.
Con l’aumento della temperatura esterna, l’acqua evapora continuamente dai cilindri, attraverso la schiuma, la sabbia e l’erba artificiale, fino all’atmosfera. Questo processo produce un effetto di raffreddamento evaporativo simile a quello dell’erba naturale.
Risultati dei test
I test comparativi hanno dato esiti molto, molto interessanti:
Il campo con il nuovo sistema ha raggiunto una temperatura superficiale di 37 °C;
Il campo standard con erba artificiale ha raggiunto i 62,5 °C;
Un campo di erba naturale ha registrato 35,3 °C.
Ancora: le misurazioni effettuate a 75 cm sopra i campi hanno dimostrato che l’aria sopra il campo raffreddato ad acqua piovana rimaneva significativamente più fresca rispetto a quella sopra il campo artificiale standard.
Oltre a ridurre l’effetto isola di calore, questa tecnologia offre il vantaggio di conservare l’acqua piovana che altrimenti finirebbe nelle fognature. E quando la pioggia scarseggia? In quel caso, i serbatoi potrebbero essere riempiti con acqua della rete idrica municipale.
Campi sintetici anti isola di calore: prospettive future
Questa innovazione potrebbe avere un impatto significativo non solo sui campi sportivi, ma anche sull’ambiente urbano in generale. La Dr. van Huijgevoort sottolinea l’importanza di questa tecnologia per le aree urbane, dove c’è una crescente necessità di strutture sportive e ricreative, specialmente per i bambini.
Servirà ridurre i costi della tecnologia e valutare l’impatto a lungo termine di questi sistemi nelle diverse condizioni climatiche urbane, ma le aspettative sono alte e la fiducia non è da meno.
Questa soluzione può essere un passo significativo verso la mitigazione dell’effetto isola di calore nelle città. Trasformando i campi sportivi da fonti di calore a oasi di fresco, potremmo presto vedere un cambiamento radicale nel modo in cui concepiamo e utilizziamo gli spazi urbani. Non vedo l’ora!
L’articolo Isola di calore KO: i campi sportivi si trasformano in refrigeratori urbani è tratto da Futuro Prossimo.
Ambiente, Isola di calore