Da Dostoevskij alle piattaforme online: come si è evoluta la roulette Futuro Prossimo

La roulette è uno dei giochi più iconici dei casinò, forse il più rappresentativo in assoluto. Ci troviamo di fronte ad un passatempo che ha esordito nel casinò di Montecarlo nel XVIII secolo, e che è nato da un vero e proprio esperimento scientifico condotto da Blaise Pascal. L’evoluzione di questo gioco nel corso dei secoli è stata per certi versi incredibile, partendo dalla sua genesi, fino ad arrivare al digitale. E “nel mezzo” la roulette è riuscita a coinvolgere anche svariati personaggi famosi ed eclettici, come Albert Einstein e il noto romanziere Fedor Dostoevskij.

L’evoluzione della roulette grazie al digitale

L’avvento del digitale ha cambiato le carte in tavola, portando questo gioco da casinò nelle case di tutti gli italiani. Ciò ha dato la possibilità alla roulette di raggiungere un pubblico molto più vasto rispetto al passato, per merito delle piattaforme digitali di settore. Oggi, non a caso, questi portali ospitano un’intera sezione dedicata alla roulette online, dove è possibile trovare sia le versioni classiche (dalla francese all’americana), sia quelle di nuova generazione, come Terminator Roulette. Altri esempi concreti? La versione dedicata a Immortal Romance, la Poker Roulette e molto altro ancora.

L’evoluzione della roulette grazie al digitale, però, non si è fermata. I casinò telematici hanno infatti scelto di ampliare in modo ulteriore le opzioni a disposizione del grande pubblico, introducendo la modalità live in streaming. In sintesi, i player possono scommettere su una roulette reale e assistere al gioco in diretta web, grazie al collegamento con le telecamere ad alta definizione installate presso apposite sale o gli studi televisivi. Ciò consente di ottenere un grado di realismo superiore e, di conseguenza, una maggiore immersione nel gioco, pur rimanendo a casa.

Dostoevskij e la sua passione per la roulette

Dostoevskij, per sua stessa ammissione, è sempre stato un grande appassionato di gioco d’azzardo, specialmente se si parla della roulette. Lui stesso ha raccontato vari episodi con la ruota, che hanno caratterizzato oltre 10 anni di esperienze al casinò. Fedor sviluppò un sistema di gioco che pensava fosse in grado di assicurargli il successo, come testimoniato dalla sua prima partita, che gli portò una vincita di 1000 franchi. Ma la roulette è del tutto casuale, e Dostoevskij impiegò tanti anni per rendersene conto, al punto da capire che “L’unico segreto per vincere alla roulette è controllarsi”.

Le lettere di Dostoevskij sulla roulette sono appassionanti, e di fatto forniscono un duplice spaccato sulla storia di questo gioco e di un giocatore che ha imparato a proprie spese a controllare i propri demoni interiori. Poi in molti sanno che il noto romanziere scrisse il romanzo “Il Giocatore” in meno di un mese, con l’unico obiettivo di guadagnare i soldi necessari per ripagare i debiti al casinò.

Anche Einstein provò a battere la roulette

Anche un genio come Albert Einstein provò a creare un sistema per battere la roulette, ma si trattò di un tentativo destinato al fallimento. Lo stesso matematico, dopo aver dedicato molte ore alla questione, si diede per vinto e dichiarò: “L’unico modo per battere la roulette è sottrarre i soldi dal banco mentre il croupier è distratto”.

L’articolo Da Dostoevskij alle piattaforme online: come si è evoluta la roulette è tratto da Futuro Prossimo.

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