Nezha-SeaDart, drone ibrido che va in cielo e anche sott'acqua Futuro Prossimo

Nezha-SeaDart, drone ibrido che va in cielo e anche sott’acqua Futuro Prossimo

C’era una volta un drone che sognava di essere un sottomarino. Tutti gli altri droni lo prendevano in giro, ma lui non si è arreso. Ha studiato, si è allenato, e ora eccolo qui: Nezha-SeaDart, il drone ibrido con le branchie. Gli scienziati cinesi dell’Università Jiao Tong di Shanghai 
hanno appena dimostrato che anche i sogni più umidi possono avverarsi… letteralmente.

Il bambino prodigio dell’ingegneria cinese

Nezha-SeaDart non è il classico drone che ti spia mentre prendi il sole in terrazza. No, questo piccolo genio ha deciso di alzare l’asticella. Può decollare verticalmente come un elicottero, volare come un aereo e poi, come se niente fosse, tuffarsi in acqua come vostro cugino tre ore dopo aver mangiato (mai prima!).

È il tipico overachiever della classe dei droni. Questo incredibile drone ibrido rappresenta l’avanguardia della tecnologia.

Un fotogramma dal video dei test sul drone ibrido.

Un tuttofare in piena crisi di identità

SeaDart è come quell’amico che non sa decidere cosa ordinare al ristorante e alla fine prende un po’ di tutto. Vola? Check. Nuota? Check. Si comporta come un sottomarino autonomo? Triplo check con ciliegina sulla torta. È il coltellino svizzero dei veicoli esplorativi, solo che invece di un cavatappi ha un’elica subacquea.

Per dieci giorni, i ricercatori cinesi hanno messo alla prova il drone ibrido sul lago delle Mille Isole. No, non è il nome di un condimento per insalata, ma un vero lago nella provincia di Zhejiang. SeaDart ha superato tutti i test, dimostrando di essere più versatile di un attore di Bollywood. Passa dall’aria all’acqua con la stessa nonchalance con cui io passo dal divano al frigorifero (scherzo: di questi tempi, con le stampelle che mi ritrovo, ci metto un bel po’).

Un drone ibrido e autonomo

Nezha-SeaDart è dotato di un sistema di controllo autonomo che lo rende ideale per numerose missioni. Non sono state rese note le sue caratteristiche (a parte il fatto che vanta otto motori subacquei e quattro eliche aeree) ma possiamo evincerle da Nezha-IV, il suo predecessore.

Nezha-IV può nuotare fino a 50 metri di profondità a una velocità di 1,8 km/h per 22 minuti. In aria, può rimanere sospeso per 15 minuti o volare a 36 km/h per 7,2 km in 12 minuti. Non male, per “un’opera prima”.

Il futuro dell’esplorazione oceanica. E non solo, purtroppo

Gli esperti dicono che droni come Nezha-SeaDart sono fondamentali per l’esplorazione oceanica. Servono per ricognizione, campionamento, ricerca, monitoraggio e persino operazioni di salvataggio. Ma siamo sicuri che non stiano semplicemente addestrando un esercito di robot anfibi per la conquista del mondo?

Lo sviluppo del drone ibrido rientra nelle ricerche intorno al concetto di HAUV (Hybrid Aerial Underwater Vehicle). Una intera generazione di mezzi in grado di attraversare più elementi per diventare, di fatto, ahimè, quasi inafferrabili.

L’articolo Nezha-SeaDart, drone ibrido che va in cielo e anche sott’acqua è tratto da Futuro Prossimo.

Tecnologia 

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