Le pareti degli edifici stanno per subire una metamorfosi. Dimenticate le superfici piatte e monotone: il futuro è “rugoso” e termoriflettente. Un team di ricercatori ha appena scoperto come trasformare le facciate in potenti alleati contro il caldo estivo.
Un gruppo di fisici applicati della Columbia University, in collaborazione con colleghi della Henry M. Gunn High School e dell’Università della California, Los Angeles, ha condotto uno studio rivoluzionario nel campo del raffreddamento passivo degli edifici. La loro ricerca, pubblicata sulla rivista Nexus (ve la linko qui), dimostra che l’utilizzo di rivestimenti corrugati sulle pareti esterne degli edifici può ridurre passivamente le temperature delle superfici.
Il team ha applicato materiali corrugati al lato di un modello di edificio in miniatura, dipingendo le faccette con due materiali diversi. Quelle rivolte verso l’alto, esposte al sole, sono state rivestite con materiale emissivo, mentre quelle rivolte verso il basso hanno ricevuto un rivestimento termoriflettente.
I risultati del muro ‘rugoso’ e termoriflettente? Sorprendenti
I ricercatori hanno confrontato il loro modello con un edificio simile dotato di rivestimento standard, monitorando periodicamente la temperatura di entrambi. I risultati parlano da soli:
La differenza media di temperatura tra i due modelli era di 2,3°C.
Durante le ore più calde della giornata, la differenza raggiungeva i 3,1°C.
Questi dati suggeriscono un potenziale significativo per il raffreddamento passivo degli edifici, particolarmente rilevante in un contesto di cambiamento climatico e aumento delle temperature urbane.
Il problema del surriscaldamento urbano
Il team di ricerca ha evidenziato come le pareti degli edifici assorbano calore, un fenomeno vantaggioso durante l’inverno ma problematico in estate. Hanno inoltre sottolineato che il calore può provenire sia dal sole che dall’ambiente circostante. Negli ambienti urbani, per esempio, gli edifici sono tipicamente circondati da cemento, che assorbe il calore solare e lo irradia nell’aria, aumentando ulteriormente la temperatura degli edifici.
Illustrazione concettuale delle pareti ERZ. Credito: Nexus (2024).
Superare le limitazioni delle tecnologie esistenti
Ricerche precedenti avevano dimostrato che coprire i tetti degli edifici con materiali per il raffreddamento radiativo poteva ridurre la quantità di calore che penetra all’interno fino al 20%. Tuttavia, questi materiali si sono rivelati meno efficaci quando applicati ai lati degli edifici, a causa degli angoli coinvolti e del calore riflesso dal suolo.
L’innovazione del team della Columbia University risiede nell’aver superato il problema dell’angolazione utilizzando materiali corrugati. Questa configurazione, che presenta un pattern a zig-zag quando vista di lato, permette di ottimizzare sia la riflessione del calore solare che la dissipazione del calore ambientale.
Prospettive future per l’edilizia sostenibile
I ricercatori concludono il loro studio suggerendo che il loro design termoriflettente potrebbe essere scalato e commercializzato da parti interessate. Questa tecnologia potrebbe avere implicazioni significative per:
L’efficienza energetica degli edifici
La riduzione dei costi di raffreddamento
Il miglioramento del comfort termico negli ambienti urbani
La mitigazione dell’effetto isola di calore nelle città
Muro termoriflettente: sfide e opportunità
Nonostante i risultati promettenti, ci sono ancora sfide da affrontare prima che questa tecnologia possa essere ampiamente adottata:
Scalabilità: passare da un modello in miniatura a edifici reali richiederà ulteriori test e adattamenti.
Costi: valutare l’efficacia in termini di costi rispetto alle tecnologie di raffreddamento tradizionali.
Durabilità: assicurare che i materiali termoriflettenti mantengano la loro efficacia nel tempo.
Integrazione architettonica: bilanciare l’efficienza termica con l’estetica degli edifici.
In sintesi innovazioni come una parete rugosa e termoriflettente offrono soluzioni promettenti per creare ambienti urbani più freschi e vivibili. La trasformazione delle nostre città potrebbe iniziare proprio dalle pareti degli edifici che ci circondano, aprendo la strada a un futuro più sostenibile e confortevole per tutti.
L’articolo Termoriflettente e ‘rugoso’: il muro che ci salverà dal clima rovente è tratto da Futuro Prossimo.
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