Quando Matt Groening creò Futurama nel 1999, probabilmente non immaginava quanto il suo universo fantascientifico sarebbe diventato profetico. O si? Citofonare ai meme dei Simpson. A distanza di un quarto di secolo, molte delle tecnologie presentate nella serie animata sono passate dallo schermo alla realtà, dimostrando il sorprendente potere predittivo della fantascienza.
Un po’ come i Jetsons, anche Futurama ha sempre navigato il sottile confine tra satira e preveggenza. Ma chi avrebbe mai immaginato che alcune delle sue più stravaganti invenzioni sarebbero diventate realtà in così poco tempo? Facciamo un tuffo nel futuro-presente, esplorando le tecnologie di questo cartone che ora esistono davvero.
Suicide Booths: dall’umorismo nero alla realtà controversa
Nel primo episodio di Futurama, Fry e Bender si incontrano in coda per una “suicide booth”. Un concetto macabro che all’epoca sembrava pura satira. Eppure…
Il Sarco Pod, sviluppato dal Dr. Philip Nitschke, sembra uscito direttamente da quella scena. Questa capsula high-tech, che ricorda un incrocio tra una navicella spaziale monoposto e una bara futuristica, offre un metodo di eutanasia assistita riempendosi di azoto e privando l’occupante di ossigeno.
Con un costo di sviluppo di oltre 700.000 dollari, il Sarco Pod doveva debuttare in Svizzera nel luglio 2024. Tuttavia, le controversie legali ed etiche hanno temporaneamente bloccato il progetto, sollevando domande profonde sul confine tra innovazione medica ed etica.
Sex Robots: quando la robosessualità diventa realtà
Futurama ha introdotto molti spettatori al concetto di “robosessualità”. Le relazioni tra umani e robot, come quella tra Bender e Amy o Fry e il robot di Lucy Liu, sembravano uno scherzo futuristico. Oggi, i “sex bots” sono una realtà in rapida evoluzione.
Aziende come Realbotix stanno spingendo i confini di questa tecnologia. Il loro modello Harmony 3.0, lanciato nel 2017, vanta caratteristiche sorprendentemente avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale che le permette di apprendere le preferenze del proprietario.
Certo, siamo ancora lontani dai sofisticati robot di Futurama: ma l’industria prevede che i sex robot diventeranno sempre più indistinguibili da partner umani. Questa evoluzione solleva questioni etiche e sociali complesse sulla natura delle relazioni e dell’intimità nell’era digitale.
Traduttori istantanei: abbattere le barriere linguistiche
Il “Traduttore Universale” del Professor Farnsworth, che ironicamente traduceva tutto in francese, trova eco in diversi dispositivi reali di oggi. Google ha integrato nei suoi smartphone Pixel la funzione Live Translate, capace di tradurre in tempo reale conversazioni parlate.
L’X1 di Timekettle e la “penna traduttrice” di Vormor sono esempi di come la tecnologia stia rapidamente colmando il divario linguistico. Questi dispositivi non solo traducono la voce, ma alcuni possono anche scansionare e tradurre testo scritto.
Sebbene non siamo ancora al livello di traduzione istantanea e perfetta mostrata in Futurama, la direzione è chiara: in un futuro non troppo lontano, le barriere linguistiche saranno un ricordo del passato.
Delivery Ships: SpaceX realizza il sogno di Planet Express
L’iconica nave verde di Planet Express in Futurama consegnava pacchi in tutta la galassia. Oggi, SpaceX di Elon Musk sta rendendo reale questo concetto con Starship.
Questo razzo, il più potente mai costruito sulla Terra, è progettato per trasportare equipaggio e carico non solo in orbita terrestre, ma anche sulla Luna e, potenzialmente, su Marte. Con la missione Artemis 3 prevista (forse) per il 2026, Starship potrebbe presto portare astronauti sulla superficie lunare.
Le consegne intergalattiche rimangono un sogno distante, ma Starship rappresenta un passo gigantesco verso la realizzazione di quella visione futuristica di Futurama.
Chip impiantati: quando la tecnologia si fa sotto pelle
In Futurama i cittadini ricevevano un chip impiantato per determinare la loro carriera. Nella realtà del 2024, una comunità crescente di “biohacker” sta sperimentando con impianti sottocutanei volontari.
Questi microchip, delle dimensioni di un chicco di riso, vengono utilizzati per una varietità di scopi: dal pagamento dei trasporti all’apertura di porte, fino all’esecuzione di trucchi magici. Il professor Kevin Warwick è stato tra i pionieri di questa tecnologia, ricevendo il suo primo impianto addirittura un anno prima del debutto di Futurama.
Sebbene questi impianti siano ancora una nicchia e non determinino le carriere delle persone, sollevano questioni importanti sulla privacy e sul futuro dell’interazione uomo-tecnologia. E non ho menzionato Neuralink e le interfacce cervello-computer.
Auto volanti: il sogno di mobilità futuristica si avvera
Se i tubi di trasporto di Futurama rimangono pura fantascienza, i veicoli volanti stanno diventando realtà. Aziende come Alef Aeronautics e Klein Vision stanno sviluppando auto volanti che potrebbero rivoluzionare il trasporto urbano.
L’AirCar di Klein Vision, ad esempio, può trasformarsi da auto a aereo in meno di tre minuti ed è già certificato per volare in Slovacchia. Questi veicoli promettono di sfruttare lo spazio aereo urbano per ridurre drasticamente i tempi di viaggio.
Ok, siamo ancora lontani dal traffico aereo di massa visto in Futurama, questi sviluppi suggeriscono che il futuro della mobilità urbana potrebbe essere più vicino al cielo di quanto pensiamo.
Futurama: 1000 anni nel futuro sono durati solo un quarto di secolo
Molte delle tecnologie più estreme di Futurama rimangono nel regno della fantasia (come le teste conservate nei barattoli, o no?), ma è sorprendente vedere quante “profezie” della serie si siano avverate, almeno in parte.
È il potere della fantascienza: intrattiene, ma soprattutto ispira. Come direbbe Lou, “Ciao e buon futuro!”
L’articolo Le profezie tech di Futurama: dalla TV al mondo reale in 25 anni è tratto da Futuro Prossimo.
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