Tesla aveva ragione: misurato il campo elettrico terrestre Futuro Prossimo

Tesla aveva ragione: misurato il campo elettrico terrestre Futuro Prossimo

Quando Nikola Tesla parlava di energie invisibili che permeano il nostro mondo, molti lo consideravano un visionario. Oggi, la scienza gli rende giustizia: il campo elettrico che avvolge la Terra è stato finalmente rilevato e misurato, con i risultati (ve li linko qui) pubblicati sul giornale Nature. E la scoperta apre le porte a una nuova era nella comprensione del nostro pianeta.

Un campo invisibile si svela

Per decenni, il campo elettrico terrestre è rimasto nell’ombra, sfuggendo ai nostri strumenti e alla nostra comprensione. Eppure, anche senza contare il lavoro di Nikola Tesla, la sua presenza era stata ipotizzata anche negli anni ’60. Come un fantasma elusivo, ha danzato ai margini della nostra conoscenza, sfidando gli scienziati a catturarlo.

“Qualsiasi pianeta con un’atmosfera dovrebbe avere un campo ambipolare,” spiega l’astronomo Glyn Collinson del Centro Spaziale Goddard della NASA. “Ora che finalmente l’abbiamo misurato, possiamo iniziare a capire come ha plasmato il nostro pianeta e altri nel tempo.”

Ma cos’è esattamente questo campo elettrico? Immaginate un velo sottilissimo e invisibile che avvolge il nostro pianeta, una forza che gioca un ruolo cruciale nell’interazione tra la Terra e lo spazio che la circonda.

La Terra: un’opera d’arte cosmica

Il nostro pianeta non è un semplice ammasso di roccia che fluttua nello spazio. È un’opera d’arte cosmica, un intricato insieme di campi e forze che danzano in un equilibrio delicato. Abbiamo il campo gravitazionale, che ci tiene con i piedi per terra (letteralmente). C’è il campo magnetico, il nostro scudo contro le tempeste solari. E ora, finalmente, entra in scena il campo elettrico.

Questo nuovo attore nella scena planetaria non è un semplice comparsa. È un agente del caos, come lo definisce Collinson. Sfida la gravità e strappa particelle dall’atmosfera, lanciandole nello spazio. È come se la Terra avesse un respiro elettrico, ed espirasse particelle nel cosmo.

La Terra “vista” dalla Stazione Spaziale Internazionale.

Campo elettrico terrestre: la caccia a un tesoro invisibile

Per catturare questa forza sfuggente, gli scienziati hanno dovuto pensare fuori dagli schemi. La missione Endurance, lanciata nel maggio 2022, è stata progettata con un unico scopo: andare a caccia di questo “grande invisibile”.

Il risultato? Un cambiamento di potenziale elettrico di appena 0,55 volt. Potreste pensare: “Tutto qui?”. Spesso il diavolo (o forse l’angelo) sta nei dettagli. Questa minuscola differenza di potenziale è sufficiente per spiegare fenomeni che ci hanno lasciato perplessi per decenni, come il vento polare supersonico che soffia dai poli della Terra.

Un universo in miniatura

Il campo elettrico terrestre, o campo ambipolare, nasce nella ionosfera, a circa 250 chilometri di altitudine. Qui, la radiazione ultravioletta e solare ionizza gli atomi atmosferici, creando un balletto di particelle cariche. Gli elettroni, leggeri e vivaci, cercano di fuggire nello spazio. Gli ioni, più pesanti e compassati, tendono a cadere verso il basso.

Il risultato? Un campo elettrico che cerca di mantenere l’ordine in questo caos di cariche. È come se la Terra avesse creato il suo piccolo universo in miniatura, con forze che tirano in direzioni opposte, creando un equilibrio dinamico e affascinante.

Campo elettrico terrestre, le implicazioni: un nuovo capitolo nella storia della Terra

La scoperta del campo elettrico terrestre non è solo un punto di arrivo, ma un nuovo inizio. Apre domande affascinanti sulla storia del nostro pianeta e del suo futuro. Come ha influenzato l’evoluzione dell’atmosfera terrestre? Che ruolo ha giocato nello sviluppo della vita sulla Terra?

E non è tutto. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni per la nostra comprensione di altri pianeti. Se ogni pianeta con un’atmosfera ha un campo ambipolare, cosa potrebbe dirci questo sui mondi oltre il nostro sistema solare?

Un omaggio a Tesla

In tutto questo, tornando al principio di questo articolo, non possiamo fare a meno di pensare a Nikola Tesla. Il genio serbo, con la sua visione quasi profetica, aveva intuito l’esistenza di energie invisibili che permeano il nostro mondo. La scoperta del campo elettrico terrestre è, in un certo senso, un omaggio postumo alla sua intuizione.

Tesla parlava di un “sistema nervoso planetario”. Oggi, con la scoperta del campo elettrico terrestre, possiamo iniziare a comprendere cosa intendesse. La Terra non è solo un corpo celeste, ma un organismo vivo e pulsante, con campi energetici che interagiscono in modi complessi e affascinanti.

La misurazione del campo elettrico terrestre è solo l’inizio. Come dice Collinson, “Questo campo è una parte fondamentale del funzionamento della Terra. E ora che finalmente l’abbiamo misurato, possiamo iniziare a porci alcune di queste domande più grandi ed emozionanti.”

Che cosa scopriremo ancora sul nostro pianeta? Quali altre forze invisibili influenzano la nostra esistenza senza che ce ne rendiamo conto? Il campo elettrico terrestre ci ricorda che, anche dopo millenni di osservazione e studio, la Terra ha ancora segreti da rivelare. E forse, proprio come Tesla, dovremmo guardare oltre ciò che è visibile per comprendere veramente il mondo che ci circonda.

L’articolo Tesla aveva ragione: misurato il campo elettrico terrestre è tratto da Futuro Prossimo.

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