Quartieri multifunzionali: il ritorno al futuro dell'abitare Futuro Prossimo

Quartieri multifunzionali: il ritorno al futuro dell’abitare Futuro Prossimo

Il ritmo frenetico della vita urbana ci pone di fronte a sfide quotidiane: traffico, lunghi spostamenti e difficoltà nel conciliare lavoro e vita privata. E se esistesse una soluzione in grado di semplificare la nostra routine e migliorare la qualità della vita? I quartieri multifunzionali sono un formato sempre più concreto, che può cambiare il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo nelle città.

Scopriamo insieme come potranno plasmare il futuro dell’abitare urbano: ma prima, un piccolo passo indietro verso la definizione.

Cosa sono i quartieri multifunzionali?

I quartieri multifunzionali, noti anche come “mixed-use developments”, sono un approccio all’urbanistica che integra diverse funzioni in un unico spazio. Questi quartieri combinano aree residenziali, uffici, negozi, ristoranti e spazi ricreativi, creando un ambiente dinamico e interconnesso.

L’obiettivo principale dei quartieri multifunzionali? Quello di offrire ai residenti tutto ciò di cui hanno bisogno a portata di mano, riducendo la necessità (leggete bene: la necessità, non la libertà) di lunghi spostamenti, e migliorando la qualità della vita. Questi sviluppi sono progettati per promuovere uno stile di vita sostenibile, incoraggiando l’uso di mezzi di trasporto alternativi come quelli di micromobilità, la bicicletta o la camminata.

I vantaggi di vivere in quartieri multifunzionali

Vivere in un quartiere multifunzionale offre numerosi vantaggi, sia dal punto di vista pratico che da quello sociale e ambientale. Eccone alcuni:

  1. Convenienza: Avere tutto ciò di cui si ha bisogno a pochi passi da casa significa risparmiare tempo e fatica negli spostamenti quotidiani. Che si tratti di fare la spesa, andare al lavoro o godere del proprio tempo libero, i quartieri multifunzionali offrono un’esperienza di vita pratica e senza stress.
  2. Senso di comunità: La vicinanza delle persone e la presenza di spazi comuni riporta in auge il clima del vecchio “rione”. Favoriscono l’interazione sociale e la creazione di un forte senso di appartenenza perché i residenti hanno l’opportunità di conoscersi, di organizzare eventi e di collaborare per il benessere della comunità.
  3. Sostenibilità ambientale: La riduzione degli spostamenti in auto e l’incoraggiamento di mezzi di trasporto alternativi contribuiscono a diminuire l’impatto ambientale. I quartieri multifunzionali sono inoltre progettati con criteri di efficienza energetica e di riduzione degli sprechi.

Tecnologia e innovazione nei quartieri multifunzionali

I quartieri multifunzionali sono anche un terreno fertile per l’innovazione tecnologica. Molti di questi sviluppi integrano soluzioni all’avanguardia per rendere la vita dei residenti ancora più comoda e connessa. In Europa, l’esperienza più vicina è quella di Madrid e Barcellona, che con i Superblocchi hanno realizzato una convergenza molto interessante di vita e lavoro.

E in Italia? Mi viene in mente Milano. Porta Nuova, ad esempio: primo al mondo tra i quartieri multifunzionali ad aver ottenuto la doppia certificazione LEED e WELL for Community. Il quartiere ospita oltre 60 aziende e 35.000 professionisti, con una previsione di crescita significativa nei prossimi anni.

L’innesto, sempre a Milano, è un progetto innovativo che prevede la realizzazione di un quartiere circolare a zero emissioni, con 400 alloggi di housing sociale e 300 posti letto per studenti. Il progetto include edifici a energia quasi zero, costruzioni prefabbricate riciclabili e un’innovativa rete di teleriscaldamento.

Il più importante del mondo

Quartieri multifunzionali

Battersea Power Station è al momento il più ambizioso e riuscito progetto di quartiere multifunzionale al mondo. Situato nel cuore di Londra, questo sviluppo ha trasformato un’iconica centrale elettrica dismessa in un vibrante hub urbano che si estende su 17 ettari (42 acri), con un investimento record di 9 miliardi di sterline.

Il progetto ha ridefinito completamente l’area creando un ecosistema urbano che integra 3.500 abitazioni con spazi per uffici capaci di ospitare 30.000 lavoratori, oltre 250 attività commerciali tra negozi, caffè e ristoranti, il tutto immerso in 8 ettari di spazio pubblico che includono un parco di 2 ettari e 450 metri di lungofiume accessibile.

Al centro del progetto, la sostenibilità: Battersea si distingue come uno dei più grandi sviluppi a basse emissioni di carbonio in Europa, dotato del più esteso sistema di raffreddamento, riscaldamento ed energia combinati di Londra. L’edificio storico della Power Station, una volta completata la riconversione, diventerà il più grande edificio a zero emissioni d’Europa.

La nuova comunità, che al completamento ospiterà 25.000 persone tra residenti e lavoratori, è perfettamente integrata nel tessuto urbano londinese grazie all’estensione della Northern Line della metropolitana, con una stazione dedicata che serve il quartiere. Questo progetto dimostra come sia possibile trasformare un’area industriale dismessa in un quartiere vibrante e sostenibile, attivo 24 ore su 24, creando un nuovo modello di sviluppo urbano per le città del futuro.

E i quartieri “vecchi”? Come possono diventare multifunzionali?

La trasformazione dei quartieri storici in aree multifunzionali è una delle sfide più complesse dell’urbanistica contemporanea. La riqualificazione richiede un approccio integrato che parte da uno studio accurato delle nuove esigenze dei cittadini, considerando i mutati assetti familiari e comunitari.

Il processo di rigenerazione deve bilanciare l’identità storica di un quartiere con l’introduzione di nuove funzionalità, attraverso una riprogettazione intelligente degli spazi esistenti. Questo significa creare nuovi punti di aggregazione, potenziare i servizi di quartiere e migliorare la connettività col resto della città. La chiave del successo? Il coinvolgimento attivo della comunità locale: sono gli abitanti stessi a dover contribuire alla trasformazione del loro ambiente abitativo, rafforzando il senso di appartenenza e la cura degli spazi collettivi.

Questo processo di rigenerazione urbana, quando ben realizzato, non solo previene il degrado ma rafforza anche la coesione sociale, creando comunità più dinamiche e sostenibili che mantengono vivo il legame con il proprio passato mentre si proiettano verso il futuro.

Per questo i quartieri multifunzionali stanno attirando l’attenzione di una vasta gamma di acquirenti, dai giovani professionisti alle famiglie, fino agli investitori lungimiranti. La loro popolarità è destinata a crescere nei prossimi anni, rendendo l’acquisto di una proprietà in questi contesti una scelta oculata per il futuro.

Conclusioni

I quartieri multifunzionali sono una risposta concreta alle sfide della vita urbana moderna: una soluzione innovativa e sostenibile per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Grazie alla loro combinazione di funzioni residenziali, commerciali e ricreative, questi sviluppi creano comunità interconnesse, dove tutto che serve è a portata di mano.

Se ci pensiamo bene, i quartieri multifunzionali non sono poi così diversi dai quartieri in cui vivevano i nostri nonni o bisnonni. Certo, i servizi pubblici erano dislocati e meno integrati, ma l’essenza della vita di quartiere era la stessa: un luogo in cui le persone si conoscevano, si incontravano per scambiare due chiacchiere o per organizzare attività insieme.

Forse, il segreto per un futuro migliore risiede proprio nel riscoprire e valorizzare ciò che di buono c’era nel passato, adattandolo alle esigenze e alle opportunità del presente. I quartieri multifunzionali sembrano incarnare perfettamente questo principio, offrendo uno stile di vita che unisce il meglio di ieri e di domani.

L’articolo Quartieri multifunzionali: il ritorno al futuro dell’abitare è tratto da Futuro Prossimo.

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