Thutmose II: la scoperta che riapre i misteri dell'antico egitto Futuro Prossimo

Thutmose II: la scoperta che riapre i misteri dell’antico egitto Futuro Prossimo

Nel grande film dell’archeologia egizia, pensavamo che il finale fosse già stato scritto con la scoperta di Tutankhamon oltre un secolo fa, ma quello che sembrava l’ultimo capitolo era solo una pausa. Thutmose II è tornato a reclamare il suo posto nella storia dopo 3500 anni di silenzio, signori. La settimana scorsa, gli archeologi hanno annunciato il ritrovamento della sua tomba, la prima di un faraone egizio scoperta dai tempi del ragazzino d’oro, Re Tut.

Ma più che risposte, questa scoperta porta con sé un intricato groviglio di domande. Perché questo faraone non fu sepolto nella Valle dei Re? Dove si trova la sua mummia? E perché sua moglie Hatshepsut (futura faraona lei stessa) scelse di seppellirlo così lontano da dove avrebbe collocato la propria tomba? “Futuro”, lo sapete, spesso significa anche “chiarezza sul passato”, ma non sembra questo il caso.

Una scoperta che aspettava da cent’anni

Pensate un po’: l’ultima volta che qualcuno ha trovato la tomba di un faraone, Calvin Coolidge era presidente degli Stati Uniti e la BBC aveva appena iniziato le trasmissioni radio (altro che TV). Era il 1922 e Howard Carter aveva appena scoperto Tutankhamon. Wow.

Oggi, tanta acqua sotto i ponti dopo, il team guidato da Piers Litherland dell’Università di Cambridge ha fatto la scoperta che ogni archeologo sogna. In realtà, avevano trovato questa tomba già nell’ottobre 2022, ma solo recentemente sono riusciti a collegarla a Thutmose II, grazie all’analisi di un grande vaso di alabastro per unguenti.

L’iscrizione sul vaso è la prova definitiva: è stata Hatshepsut, moglie e pure sorellastra di Thutmose II (ehi, erano gli antichi egizi, non giudichiamo), a far seppellire il marito-fratellastro in quel luogo. Potremmo definirla una situazione familiare complicata, tipo una puntata extra-drammatica di “Beautiful” parecchio vintage.

Thutmose II
Iscrizioni con il nome Thutmose II su resti di ceramica trovati nella tomba. Un’iscrizione dice che sua moglie, e futuro faraone, Hatshepsut lo fece seppellire qui. Immagine per gentile concessione del Ministero egiziano del turismo e delle antichità.

Thutmose II, un faraone senza casa

Ecco la parte strana: questa tomba si trova a ben 2 chilometri dalla Valle dei Re. È come trovare un McDonald’s senza il cartello delle insegne gialle: semplicemente non ha senso secondo le nostre aspettative.

Anche Zahi Hawass, ex ministro delle antichità (che diavolo di lavoro figo, ammettiamolo), ha detto che è “molto strano” che Hatshepsut abbia seppellito il marito in quest’area che né lei né altri re utilizzarono. È un po’ come essere l’unico sepolto al cimitero nord quando tutti gli altri della tua famiglia sono al cimitero sud. Sospetto.

Ma attenzione: secondo Aidan Dodson, professore di egittologia all’Università di Bristol, potrebbe non essere così strano come sembra. A quel tempo, la Valle dei Re non era ancora diventata il luogo standard di sepoltura per i faraoni. Anzi, sembra che sia stata proprio Hatshepsut la prima a decidere di farsi seppellire lì, e solo dopo essere diventata faraona a tutti gli effetti, circa sette anni dopo la morte del marito. Ad ogni modo, le domande non finiscono qui.

Dove sei, mummia?

C’è un altro piccolo problema: la tomba è praticamente vuota. Niente mummia, niente tesori impressionanti, e nessuno di quei fantastici oggetti dorati che fanno brillare gli occhi agli archeologi (e ai ladri di tombe).

Il motivo? Pare che poco dopo la sepoltura, la tomba sia stata inondata. Gli antichi funzionari egizi, che evidentemente tenevano alla conservazione dei loro defunti regnanti più di quanto noi teniamo agli smartphone durante un temporale, spostarono la mummia e la maggior parte dei suoi beni in un altro luogo.

Ma dove? Mistero. È come quella volta che abbiamo messo da parte quel documento importante “in un posto sicuro” e poi non l’abbiamo più trovato. E non è ancora finita.

Il monticello misterioso

Ecco la parte davvero eccitante. Gli archeologi stanno attualmente scavando un enorme cumulo di calcare e detriti nelle vicinanze. E quando dico enorme, intendo ENORME: alto circa 23 metri. Per darvi un’idea, è come impilare sei SUV uno sopra l’altro.

Litherland crede che questo cumulo possa nascondere una seconda tomba, che potrebbe essere quella “vera”, quella che contiene la mummia di Thutmose II. E la cosa migliore? Se c’è davvero una tomba lì sotto, potrebbe essere “completa e inviolata”. Sì, avete capito bene: potremmo avere un altro “momento Tutankhamon” dopo cent’anni di attesa.

Ci vorrà più di un mese di scavi per scoprire cosa si nasconde sotto, ma le prospettive sono entusiasmanti. È un gigantesco unboxing come quelli su YouTube, ma a livello archeologico e potenzialmente di importanza storica mondiale.

Thutmose II e Hatshepsut: misteri destinati a restare

Un’ultima curiosità: Hatshepsut inizialmente aveva pianificato di essere sepolta non lontano da Thutmose II. Gli archeologi hanno trovato una tomba a circa 500 metri di distanza costruita per lei, ma mai utilizzata. È rimasta incompiuta, ma ha iscrizioni che indicano che era destinata a lei.

Quindi, la storia non è “moglie malvagia seppellisce marito lontano”. È più complicata di così. E come ha sottolineato Filip Taterka dell’Accademia Polacca delle Scienze, Hatshepsut non perseguitò mai la memoria di Thutmose II. Anzi, oltre a seppellirlo, ordinò la costruzione di un tempio funerario per lui.

Un matrimonio complicato, forse, ma non necessariamente infelice. Un po’ come le relazioni moderne, solo con più oro, divinità con testa di animale e crisi di successione al trono.

Per ora, dovremo aspettare e vedere cosa riveleranno gli scavi. Ma una cosa è certa: l’Egitto continua a sorprenderci, migliaia di anni dopo. E proprio quando pensavamo di sapere tutto sui faraoni, Thutmose II ci ricorda che l’archeologia, come la vita, è piena di sorprese.

L’articolo Thutmose II: la scoperta che riapre i misteri dell’antico egitto è tratto da Futuro Prossimo.

Scoperte, Archeologia, Egitto 

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