Quante volte avete sentito parlare di rivoluzioni verdi nell’aviazione che poi si sono rivelate poco più che operazioni di marketing? Beyond Aero sta dimostrando che si può fare sul serio. L’azienda ha recentemente presentato una versione affinata del suo jet leggero a propulsione idrogeno-elettrica, supportata da progressi ingegneristici concreti e (fatto ancor più notevole) dall’endorsement di figure di spicco del settore aerospaziale.
Non sto parlando di progetti fumosi o di promesse vaghe proiettate in un futuro remoto: Beyond Aero sta tracciando un percorso chiaro e credibile verso la certificazione, posizionandosi come il produttore più avanzato sulla strada per consegnare il primo jet leggero a idrogeno-elettrico certificato entro il 2030, e ridefinire completamente i parametri dell’aviazione commerciale leggera.

Beyond Aero, innovazioni che cambiano le carte in tavola
Dal debutto del concetto iniziale a Le Bourget nel giugno 2023, Beyond Aero ha implementato affinamenti cruciali per ridurre i rischi legati alla propulsione a idrogeno e accelerare la certificazione e l’industrializzazione. Il BYA-1 rappresenta il primo jet elettrico leggero progettato specificamente per la propulsione a idrogeno, con un’architettura completamente nuova ottimizzata per l’idrogeno gassoso.
Quello che trovo particolarmente interessante è l’impatto economico di queste scelte ingegneristiche. Il powertrain completamente elettrico vanta il 90% in meno di parti mobili rispetto ai motori convenzionali, eliminando la necessità di turbine ad alta temperatura. Questo si traduce in una riduzione della complessità di manutenzione e in un taglio dei costi operativi fino al 55%.
E non è tutto: secondo le proiezioni, l’idrogeno come combustibile potrebbe ridurre i costi del carburante del 65% rispetto ai SAF (Sustainable Aviation Fuels) power-to-liquid già entro il 2025, e del 17% rispetto al Jet A-1 tradizionale entro il 2030. Numeri che fanno drizzare le orecchie ai responsabili finanziari delle flotte aziendali.
Validazione da pesi massimi del settore
Ciò che conferisce particolare credibilità al progetto è il comitato consultivo di esperti assemblato da Beyond Aero, composto da dirigenti e ingegneri di alto livello provenienti da aziende aerospaziali leader e stakeholder dell’aviazione. Questo comitato ha confermato la fattibilità tecnica dell’aereo raffinato, sottolineandone la maturità per la certificazione e l’adozione sul mercato.
Con il suo aspetto attraente, il BYA-I è un’ottima miscela di design tradizionale e innovazione, perfetta per il mercato europeo.
Queste le parole di Stéphane Mayer, ex CEO di EADS Socata, ATR, Daher e Nexter, che non lascia dubbi sulla qualità del progetto.
Anche Erik Carlson, consulente aerospaziale ed ex direttore tecnico per stress e design strutturale di HondaJet, ha espresso un giudizio molto positivo:
Significativamente più maturo rispetto alla versione precedente, è stato fatto un ottimo lavoro da un team esperto e qualificato. Hanno valutato molteplici configurazioni e vincoli unici per produrre un bellissimo aeromobile.
Praticità operativa e comfort superiore
Il BYA-1 non è solo un esercizio di stile ecologico; è progettato per soddisfare esigenze pratiche. Con un’autonomia di 1.480 km e velocità a 574 km/h in configurazione a sei passeggeri, coprirebbe oltre l’80% delle rotte europee attuali. La flessibilità operativa è garantita da una corsa di decollo di soli 620 metri e un angolo di approccio di 5,5°, rendendolo adatto anche per aeroporti con limitazioni.
Quello che mi entusiasma particolarmente è l’esperienza di volo. I finestrini ellittici sono il 27% più grandi rispetto ai jet d’affari convenzionali, massimizzando la luce naturale e le viste panoramiche. La propulsione elettrica a basso rumore e l’isolamento acustico avanzato riducono il rumore in cabina di 15 dB(A), dimezzando i livelli di rumore percepiti rispetto ai concorrenti.
Beyond Aero, il percorso verso la certificazione
Come detto, Beyond Aero sta lavorando attivamente per ottenere le approvazioni normative. Dopo aver presentato la domanda di Design Organisation Approval (DOA) nell’aprile 2024, l’azienda ha progredito attraverso i servizi di pre-applicazione dell’EASA e sta attualmente definendo un quadro di certificazione per gli aeromobili a idrogeno.
Come ha dichiarato Walter Filho, responsabile della certificazione:
Beyond Aero sta creando un precedente per la certificazione idrogeno-elettrica. Lavorando a stretto contatto con l’EASA, stiamo delineando percorsi normativi che consentiranno l’adozione sicura ed efficiente della propulsione a idrogeno nell’aviazione.
Un progetto che, se manterrà le promesse, potrebbe davvero ridefinire il futuro dell’aviazione leggera. E non vedo l’ora di assistere ai prossimi sviluppi.
L’articolo Beyond Aero sfida i giganti: il jet a idrogeno pareva impossibile è tratto da Futuro Prossimo.
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