Altro che Addams: la mano robotica dell'EPFL si muove da sola Futuro Prossimo

Altro che Addams: la mano robotica dell’EPFL si muove da sola Futuro Prossimo

Se pensavate che Mano (“Thing”) degli Addams fosse il non plus ultra delle appendici inquietanti, preparatevi a ricredervi. I ricercatori hanno appena alzato l’asticella dell’ingegneria robotica, creando qualcosa che farebbe tremare persino Morticia. Immaginate una mano robotica che non solo si stacca dal suo braccio, ma striscia come un ragno meccanico per afferrare oggetti fuori portata. È come se la scienza avesse deciso di rendere reali i nostri incubi più surreali, ma con quel tocco di genio che ci fa quasi dimenticare quanto sia inquietante. Scansati, Gomez, andiamo in Svizzera: precisamente all’EPFL, il Politecnico federale di Losanna.

E poi dicono che i robot non danno una mano

In un mondo dove i robot cercano di imitare gli umani, ecco che spunta una mano robotica che sembra uscita da un film di Tim Burton. Ma non lasciatevi ingannare dal suo aspetto inquietante: questa creatura meccanica è il risultato di un’ingegneria avanzata che potrebbe rivoluzionare il modo in cui pensiamo alla robotica. I ricercatori dell’EPFL hanno creato un manipolatore che sfida le convenzioni: non è una “semplice” mano attaccata a un braccio, ma un’entità indipendente capace di staccarsi e muoversi per conto suo.

E non solo muoversi, e non solo stringere oggetti: questa mano robotica può arrampicarsi e strisciare senza bisogno di un corpo a cui essere attaccata. Sissignore: un arto semovente, indipendente. Virtualmente intelligente (e qui da Tim Burton passiamo a Sam Raimi, ma questa è un’altra storia).

Il momento topico in cui quel braccio robotico si rende conto di essere troppo lontano dall’oggetto: e prende una drastica decisione (qui c’è anche un po’ di Saw, comunque, restando in tema cinema).

Mano robotica: il design che sfida la natura (e la logica)

Quando si parla di design biomimetico, di solito pensiamo a robot che imitano animali o umani. Ma i ricercatori dell’EPFL hanno deciso di prendere una strada diversa, creando un ibrido tra una mano e un ragno meccanico, che si attacca ad un polso robotico con dei magneti. Il risultato? Un manipolatore robotico che farebbe sentire a disagio persino il più coraggioso degli entomologi. Le dita di questa mano robotica non si limitano a piegarsi in avanti: possono contorcersi all’indietro come se fossero fatte di gomma. Quale “fantasia malata” può partorire questa cosa? Quella di un algoritmo genetico. E quando un algoritmo genetico incontra la robotica VOI berrete un cocktail di evoluzione darwiniana e follia creativa. Non si capisce perchè io abbia detto “VOI” senza includermi da solo, ma questo dovrebbe bastarvi a capire il mio disagio.

Ad ogni modo, l’algoritmo ha testato diverse configurazioni in simulazione, cercando il perfetto equilibrio tra la capacità di afferrare oggetti e quella di muoversi. Il risultato è un dispositivo che potrebbe cambiare il modo in cui interagiamo con il mondo.

Dal manuale al autonomo: l’evoluzione continua

Attualmente, questa mano robotica è testat in due versioni: una controllata manualmente, come un sofisticato giocattolo telecomandato. L’altra è autonoma (con localizzazione esterna), spiega Xiao Gao, autore principale dello studio. Immaginate un futuro in cui una mano robotica può staccarsi dal braccio di un androide, strisciare fino a raggiungere oggetti fuori portata, afferrarli e poi tornare al loro posto. E se il braccio non fosse quello di un androide, ma quello di una persona con una protesi robotica?

Già. Perchè questa mano robotica sfida le nostre percezioni su cosa un robot, o una persona, dovrebbero essere e fare. Si, il confine tra realtà e fantascienza sta diventando sempre più sottile: forse, proprio come la Famiglia Addams ci ha insegnato ad abbracciare lo strano e il macabro, questa mano robotica ci insegnerà ad accogliere un futuro robotico che è tanto affascinante quanto bizzarro. Che ne pensate? Siete pronti per un mondo in cui le mani robotiche si muovono in modo autonomo? O preferite tenere le vostre appendici ben attaccate al corpo? Parliamone sul canale Telegram di Futuro Prossimo e fatemi sapere se questa innovazione vi affascina o vi fa venire voglia di nascondervi sotto le coperte.

L’articolo Altro che Addams: la mano robotica dell’EPFL si muove da sola è tratto da Futuro Prossimo.

Robotica, EPFL, mano robotica 

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