Angelo Dalle Molle, un podcast RAI riscopre il genio dimenticato Futuro Prossimo

Angelo Dalle Molle, un podcast RAI riscopre il genio dimenticato Futuro Prossimo

Un liquore al carciofo, un sistema di car sharing elettrico e centri di ricerca sull’intelligenza artificiale tra i migliori al mondo. Sembra la storia di tre imprenditori diversi, vero? Invece è la parabola straordinaria di un solo uomo: Angelo Dalle Molle. La mente vulcanica di questo innovatore veneto ha attraversato il Novecento anticipando costantemente i tempi, dal boom economico degli anni ’50 fino alle tecnologie che oggi consideriamo rivoluzionarie. Eppure, mentre tutti conoscono il suo Cynar, pochi sanno chi sia stato realmente quest’uomo che merita un posto tra i grandi visionari italiani del secolo scorso. Instancabile, irrequieto, capace di vedere oltre l’orizzonte quando gli altri si fermavano sulla linea di partenza. E oggi possiamo saperne di più.

Un podcast per riscoprire Angelo Dalle Molle, un “italiano del futuro”

Angelo Dalle Molle – Il genio dimenticato” è il titolo del nuovo podcast originale di Radio1 Rai, firmato da Massimo Cerofolini con la regia di Leonardo Patanè, disponibile su RaiPlaysound. Un lavoro prezioso che finalmente riporta alla luce la figura di un uomo straordinario che per troppo tempo è rimasto nelle pieghe della storia, nonostante le sue invenzioni continuino a influenzare la nostra vita quotidiana.

“È impressionante, leggendo la sua biografia, notare la carovana di occasioni mancate per l’ottusità della nostra classe politica e imprenditoriale, seduta sui suoi piccoli privilegi, senza capacità di guardare un poco più avanti,” commenta Massimo Cerofolini, giornalista, sceneggiatore e conduttore radiofonico, autore del podcast e alla guida della trasmissione Eta Beta su Radio1 Rai. Non posso che condividere. Quale tesoro di esperienza ci trasmettono vite come quella di Angelo Dalle Molle?

Prima di tutto la stella polare che animava qualsiasi sua impresa: la digntià della persona e il suo benessere prima di tutto, prima del profitto, prima del successo personale. E poi l’intuizione con quattro decenni di anticipo dei grandi campi del futuro: la salute e la qualità della vita, la cura delle città, i modelli di trasporto sostenibili e basati sulla condivisione, per non parlare delle ricerche sull’intelligenza artificiale quando tutti se ne stavano allontanando.

Immaginate cosa sarebbe oggi l’Italia se avesse seguito le intuizioni di Olivetti, con i personal computer, e di Dalle Molle con il machine learning e il car sharing? Saremmo leader mondiali. E invece siamo come pecore senza pastore.

Massimo Cerofolini

Due motivi per cui questo podcast è imperdibile

Primo: mette insieme come pochi due grandi capisaldi dell’innovazione italiana del secolo scorso. La grande inventiva e la strategia di comunicazione, in Italia, sono componenti di un DNA naturale che da Olivetti a Piaggio, passando per altri grandi, ha costruito un “impero creativo” che ancora oggi è nell’immaginario collettivo mondiale.

Secondo: riesce a raccontare la complessità di un personaggio che, come un moderno Leonardo, ha saltato con disinvoltura da un campo all’altro, sempre con risultati stupefacenti. Un imprenditore visionario nato nel 1908 e scomparso nel 2001, rimasto quasi invisibile nonostante l’enorme impatto delle sue creazioni.

Basterebbe una sola delle sue invenzioni per garantirgli un posto d’onore nella memoria collettiva; eppure, con un’ingiustizia che fa quasi rabbia, in pochi conoscono il suo nome. Per questo considero il podcast di Cerofolini come una forma di riparazione, un tributo dovuto a chi ha saputo vedere il “futuro di ieri“: o, meglio, il domani con decenni d’anticipo. Ma voi, a parte tutto, sapevate chi è Angelo Delle Molle? Vi accenno qualcosa, il resto potrete ascoltarlo.

Il visionario che creò il Cynar

Nel cuore pulsante degli anni del dopoguerra, il giovane Angelo abbandona gli studi per rilevare, insieme ai fratelli, l’azienda Pezziol, produttrice di distillati come il Vov. Ed è qui che la sua genialità esplode: lancia l’Avio Bar, un aereo cargo trasformato in tempio volante del gusto per promuovere le eccellenze italiane, un’idea di marketing che ancora oggi farebbe impazzire qualsiasi agenzia pubblicitaria (compresa la mia).

Nel 1948 Angelo intraprende un’impresa che tutti giudicano impossibile: creare un liquore con il carciofo, ortaggio mai osato prima nel settore, scelto per le sue virtù benefiche.

Questo è l’Angelo Dalle Molle che non si ferma davanti all’impossibile: quando tutti gli dicono che non si può fare un liquore al carciofo, lui ci riesce (dopo due anni di sperimentazioni). Il Cynar nasce così, nel 1950, e in appena un anno vende due milioni di bottiglie, diventando uno dei simboli del boom economico italiano.

Il pioniere della mobilità elettrica

Dalle Molle non era solo un genio del marketing (investiva il 15% del fatturato in promozione, una percentuale impensabile per l’epoca), ma anche un visionario in campi completamente diversi. Tentò persino di fondare una televisione privata prima ancora delle trasmissioni Rai, fermato solo da un decreto del 1952!

La vera rivoluzione arriva nel 1976, quando brevetta il primo sistema di car sharing elettrico con stazioni di scambio, colonnine di ricarica ed emettitrici automatiche. Un progetto che si concretizza a Bruxelles ma che, come spesso accade ai visionari, si scontra con la burocrazia e la miopia delle istituzioni italiane. Oggi parliamo di Tesla e di sharing mobility come novità assolute, Angelo Dalle Molle le aveva già concepite quando molti di noi non erano nemmeno nati.

Il padre dimenticato dell’intelligenza artificiale

Negli anni ’70, quando l’intelligenza artificiale era considerata fantascienza o al massimo un campo di nicchia, Angelo Dalle Molle crea tre istituti di ricerca in Svizzera dedicati all’IA. Lo fa proprio quando nel mondo si vivono i cosiddetti “inverni dell’intelligenza artificiale”, periodi in cui i finanziamenti pubblici cessano per i primi, deludenti risultati iniziali.

Anni dopo, nel 1997, Business Week indica la sua Fondazione tra i cinque centri di ricerca sull’IA più influenti al mondo, accanto a monumenti come il MIT di Boston o l’università di Berkeley.

Mi colpisce particolarmente questo aspetto della sua personalità: la capacità di vedere oltre le difficoltà momentanee, di investire in campi che tutti consideravano fallimentari e che invece si sono rivelati fondamentali per il nostro presente. Pensate che i suoi istituti hanno contribuito agli sviluppi che hanno portato alle tecnologie che oggi utilizziamo quotidianamente, come ChatGPT.

Angelo Dalle Molle, l’uomo oltre il mito

Il podcast ci regala anche uno sguardo più intimo su Angelo Dalle Molle: un uomo complesso, colto, dotato di sottile ironia e una vita privata piuttosto movimentata (quattro relazioni parallele e cinque figli!). Un personaggio che per molti aspetti ricorda il già citato Adriano Olivetti: rispettoso dei collaboratori, promotore della creatività e dignità individuale, sempre con l’essere umano al centro di ogni innovazione.

Mi ha fatto sorridere scoprire che questo genio riservato, che ha cambiato tre settori diversi dell’economia, si è sposato in seconde nozze a 90 anni con la sua collaboratrice storica. Un’ulteriore conferma che non si è mai trattato di un uomo comune. Il podcast si avvale di interviste preziose: dal nipote Antonio Dalle Molle a esperti di intelligenza artificiale come Alessandro Aresu e Nello Cristianini, fino ai collaboratori diretti che hanno vissuto la sua avventura imprenditoriale. Un mosaico di voci che ci fa conoscere un uomo che, come dice Cerofolini, “ha saputo indossare il futuro come un abito di sartoria”. E forse, a dirla tutta, lo ha cucito con le sue mani.

Angelo Dalle Molle – Il genio dimenticato” è un viaggio affascinante nella mente di un visionario italiano che meriterebbe di essere studiato nelle scuole.

Il podcast è disponibile gratuitamente su RaiPlaysound – trovate il link qui: https://www.raiplaysound.it/programmi/angelodallemolle-ilgeniodimenticato.

Ascoltatelo, ne vale davvero la pena. Scoprirete che a volte i geni non sono quelli che fanno più rumore, ma quelli che, silenziosamente, costruiscono il futuro in cui oggi viviamo.

L’articolo Angelo Dalle Molle, un podcast RAI riscopre il genio dimenticato è tratto da Futuro Prossimo.

Il futuro di ieri, podcast, RAI 

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