Un test della saliva rapido, economico e soprattutto più affidabile dell’attuale standard per individuare il cancro alla prostata. È la promettente scoperta di un gruppo di scienziati dell’Institute of Cancer Research di Londra e del Royal Marsden NHS Foundation Trust, che potrebbe segnare una svolta epocale nella lotta a quello che è ormai il tumore maschile più diffuso in oltre 100 paesi.
I ricercatori hanno messo a punto un’analisi del DNA salivare in grado di identificare gli uomini ad alto rischio di forme aggressive della malattia, consentendo diagnosi precoci che potrebbero salvare milioni di vite.
Cancro alla prostata, una sfida globale in crescita
Il cancro alla prostata rappresenta una delle principali sfide sanitarie a livello mondiale. Secondo le proiezioni, il numero di uomini a cui viene diagnosticata questa malattia è destinato a raddoppiare entro il 2040, raggiungendo i 2,9 milioni di casi all’anno. Parallelamente, si stima un aumento dell’85% dei decessi annuali legati a questo tumore.
La chiave per contrastare efficacemente il cancro alla prostata è la diagnosi precoce. Tuttavia, gli esperti sottolineano come l’attuale test standard del PSA (antigene prostatico specifico) nel sangue presenti diversi limiti. Da un lato, può non rilevare la presenza del tumore in alcuni uomini che ne sono effettivamente affetti. Dall’altro, può portare altri pazienti a sottoporsi inutilmente a trattamenti o ulteriori esami e scansioni invasive.
Un test salivare più accurato e specifico
Il nuovo test dei ricercatori britannici, come detto, richiede semplicemente la raccolta di un campione di saliva, operazione che può essere completata in pochi secondi. Lo studio (che vi linko qui) , dimostra come questa analisi salivare sia più accurata dell’attuale test del sangue PSA.
“Con questo test potrebbe essere possibile cambiare le sorti del cancro alla prostata”, ha dichiarato Rosalind Eeles, professoressa di oncogenetica presso l’ICR.
Rosalind ‘Ros’ Eeles
Abbiamo dimostrato che un semplice ed economico test della saliva per identificare gli uomini a maggior rischio in base al loro profilo genetico è uno strumento efficace per individuare precocemente il cancro.
Ros Eeles
Il test funziona ricercando nella saliva specifici segnali genetici associati al cancro alla prostata. Nello studio Barcode 1, i ricercatori hanno reclutato oltre 6.000 uomini europei di età compresa tra i 55 e i 69 anni, una fascia in cui il rischio di questo tumore è più elevato. Dopo aver raccolto i campioni salivari, il test ha calcolato per ciascun partecipante il punteggio di rischio poligenetico (PRS), basato su 130 variazioni genetiche del codice DNA legate al cancro alla prostata.
Risultati? Meno falsi positivi, più casi individuati
Nei soggetti con il rischio genetico più alto, il test salivare ha fatto registrare meno falsi positivi rispetto al test del PSA, ha identificato persone con il cancro che sarebbero sfuggite al solo PSA e ha rilevato una percentuale maggiore di tumori aggressivi. Inoltre, l’analisi ha individuato con precisione uomini con cancro alla prostata non evidenziato nemmeno da una risonanza magnetica.
La storia di Dheeresh Turnbull, 71 anni, di Brighton, è emblematica. È stato uno dei primi uomini al mondo a provare il test salivare, scoprendo così di avere un cancro alla prostata. “Sono rimasto completamente scioccato quando ho ricevuto la diagnosi, perché non avevo assolutamente alcun sintomo. So che non sarei mai stato diagnosticato in questa fase se non avessi partecipato allo studio”, ha raccontato Turnbull, che si è poi sottoposto con successo a un intervento chirurgico robotico per rimuovere parte della prostata.
Test salivare per il cancro alla prostata, prospettive future e prossimi passi
La professoressa Eeles ha precisato che saranno necessarie ulteriori ricerche prima che il test possa essere ampiamente diffuso.
Il nostro prossimo passo sarà testare i marcatori genetici che abbiamo identificato come associati al rischio di cancro alla prostata in popolazioni diverse, per garantire che questo test possa beneficiare tutti gli uomini.
Ros Eeles
Considerando l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’aspettativa di vita a livello globale, gli esperti ritengono che sarà impossibile prevenire l’impennata dei casi di cancro alla prostata solo attraverso cambiamenti dello stile di vita o interventi di salute pubblica.
Ecco perché test migliori e diagnosi più precoci rappresentano un’arma fondamentale per ridurre l’impatto di questa malattia e salvare vite umane.
L’articolo Cancro alla prostata: un semplice test della saliva può salvare milioni di vite è tratto da Futuro Prossimo.
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