Pensate a tutte le volte che il vostro smartphone si è scaricato nel momento meno opportuno. Ora, immaginate un mondo dove i vostri dispositivi si alimentano semplicemente… esistendo. Un gruppo di scienziati ha appena fatto un passo da gigante in questa direzione, trasformando le frequenze radio che ci circondano in una fonte di energia. Vediamo un po’.
Radio energia
Un team internazionale di ricercatori ha pubblicato su Nature Electronics (ve lo linko qui) il resoconto dello sviluppo di un dispositivo in grado di catturare l’energia dalle frequenze radio ambientali, come Wi-Fi e Bluetooth. Al momento, questa invenzione potrebbe migliorare significativamente l’efficienza energetica dei dispositivi e permettere a piccoli sensori di funzionare senza batterie.
Come funziona? Il cuore è un dispositivo chiamato “nanoscale-spin rectifier” (SR). Si tratta di un minuscolo oggetto magnetico composto da un mix di cobalto, ferro, boro e ossido di magnesio. Questo piccolo ma potente dispositivo è in grado di convertire segnali a radiofrequenza inferiori a -20dBm in tensione continua.
Da frequenze radio ad energia, ovvero: dalla teoria alla pratica
Per dimostrare l’efficacia di questa tecnologia, i ricercatori hanno costruito un dispositivo di raccolta di energia in grado di alimentare un termometro commerciale. Il bello? Non hanno dovuto aggiungere alcun ricevitore o antenna extra al termometro per farlo funzionare. È come se il termometro si fosse improvvisamente trasformato in un piccolo vampiro energetico, succhiando l’energia dall’aria circostante.
Uno schema dello spin rectifier (sinistra) e il dispositivo in funzione in pratica (destra). Sta alimentando un termometro che mostra la temperatura ambiente. Credits: ©Shunsuke Fukami & Hyunsoo Yang
Le implicazioni di questa tecnologia sono vaste. I ricercatori suggeriscono che il loro dispositivo potrebbe essere utilizzato per alimentare sensori in luoghi remoti, come stazioni meteorologiche. Questi sensori già utilizzano tecnologie di segnalazione per inviare e ricevere dati, quindi hanno già l’attrezzatura necessaria per raccogliere energia.
I vantaggi dello spin rectifier
Secondo i ricercatori, gli spin rectifier per raccogliere energia dalle frequenze radio presentano numerosi vantaggi. Sono compatti, immuni ai parassiti, facili da integrare, scalabili ed efficienti in condizioni ambientali
In altre parole? Questi dispositivi sono piccoli ma potenti, resistenti ai disturbi e possono essere facilmente incorporati in vari tipi di sensori e dispositivi. Un mondo in cui i sensori nelle nostre case, nelle nostre città e nei nostri dispositivi indossabili funzionano continuamente senza mai cambiare o ricaricare una batteria potrebbe portare a un’esplosione di nuove applicazioni e a una drastica riduzione dei rifiuti elettronici.
Energia dalle frequenze radio, in sintonia col futuro
La capacità di raccogliere energia dalle frequenze radio ambientali rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile e connesso. Serve un po’ prima che questa tecnologia diventi mainstream, ma il potenziale è enorme.
In un mondo sempre più dipendente dai dispositivi elettronici, la possibilità di alimentarli “dall’aria” con questa o altre tecnologie potrebbe cambiare radicalmente il nostro rapporto con la tecnologia.
L’articolo Come le frequenze radio potrebbero alimentare i nostri gadget è tratto da Futuro Prossimo.
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