Dall'australia swagbot, robot pastore che trasforma l'agricoltura Futuro Prossimo

L’immagine del pastore con il suo gregge è antica quanto la storia dell’uomo. Ma cosa succederebbe se a guidare il bestiame fosse un robot? In Australia, SwagBot sta trasformando questa visione in realtà. Questo robot pastore, grazie all’intelligenza artificiale, è in grado di monitorare la salute del bestiame, la qualità del pascolo e di prevenire la degradazione del suolo. Un vero e proprio concentrato di tecnologia al servizio dell’agricoltura sostenibile.

L’alba del pastore robotico

L’agricoltura si evolve, abbracciando soluzioni tecnologiche innovative per affrontare le sfide del presente e del futuro. Tra queste c’è senza dubbio SwagBot, robot pastore autonomo sviluppato in Australia dall’Università di Sydney. Questo dispositivo non è solo un’innovazione tecnologica, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione del bestiame e dei pascoli.

SwagBot si muove autonomamente sul territorio, guidando il bestiame verso le aree di pascolo più adatte e monitorando costantemente lo stato del suolo. Un approccio che punta a cambiare l’allevamento, rendendolo più efficiente e sostenibile.

Swagbot: un concentrato di tecnologia al servizio dell’agricoltura

SwagBot non è un semplice robot telecomandato, ma un sistema complesso che integra diverse tecnologie avanzate. A 8 anni dal suo primo lancio, col il suo corredo di sensori, intelligenza artificiale e sistemi di machine learning, oggi SwagBot è in grado di analizzare l’ambiente circostante e prendere decisioni in autonomia. Può valutare il tipo e la densità del pascolo, monitorare lo stato di salute del bestiame e utilizzare queste informazioni per guidarlo verso le aree più adatte.

Come ha spiegato il professor Salah Sukkarieh, a capo del team dell’Università di Sydney che ha creato SwagBot:

Una volta che il bestiame si abitua al robot, lo segue. Vogliamo spostare gli animali nella parte giusta del pascolo dove c’è una buona quantità di proteine e carboidrati. Vogliamo essere in grado di farlo in modo fluido e senza recinzioni.

I vantaggi di un pascolo intelligente

L’utilizzo di SwagBot offre numerosi vantaggi sia per gli allevatori che per l’ambiente. Anzitutto, permette una gestione più efficiente del pascolo, evitando il sovrapascolo e la conseguente degradazione del suolo. Questo si traduce in una maggiore produttività e in un minore impatto ambientale. Inoltre, SwagBot fornisce agli agricoltori dati precisi sullo stato del pascolo e del bestiame, consentendo loro di prendere decisioni più informate e mirate. Erin O’Neill, un’allevatrice che ha partecipato a una dimostrazione del robot, ha commentato:

Ci permette di valutare i nostri pascoli in tempo reale e in modo molto più dettagliato. Questo ci consente di sapere quali settori del terreno sono più nutrienti, soprattutto se hai bestiame come il nostro che è gravido e quindi ha bisogno di un pascolo di qualità superiore per aiutarlo durante la gravidanza.

Un futuro sostenibile per l’allevamento

SwagBot rappresenta solo un esempio di come la robotica e l’intelligenza artificiale possano trasformare l’agricoltura. In un contesto in cui la domanda di cibo è in costante aumento e le risorse naturali sono sempre più limitate, l’innovazione tecnologica è fondamentale per garantire un futuro sostenibile per il settore agricolo.

L’Australia, uno dei maggiori esportatori di carne bovina al mondo, con circa 30 milioni di capi di bestiame sparsi in un vasto territorio spesso arido e con pascoli poveri, si trova particolarmente avvantaggiata dall’adozione di queste tecnologie. La capacità di SwagBot di ottimizzare l’utilizzo del pascolo e di monitorare la salute del bestiame può contribuire a migliorare la produttività e a ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento. La ricerca è stata pubblicata su diverse riviste scientifiche, ve la linko qui.

Oltre il robot pastore

SwagBot non è un caso isolato, ma si inserisce in un trend più ampio che vede l’agricoltura di precisione abbracciare sempre di più la robotica e l’automazione. In Australia, dove la manodopera nelle zone remote è spesso difficile da reperire, l’automazione rappresenta una soluzione concreta per aumentare l’efficienza e ridurre la dipendenza dal lavoro umano.

Al di là delle specifiche esigenze australiane, l’agricoltura 4.0 offre opportunità globali per migliorare la sostenibilità e la produttività del settore. Attraverso l’utilizzo di sensori, droni, robot e sistemi di intelligenza artificiale, gli agricoltori possono monitorare costantemente le colture, ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche e ridurre l’impiego di pesticidi e fertilizzanti.

Un approccio che mira a un’agricoltura più precisa, efficiente e rispettosa dell’ambiente: e SwagBot incarna perfettamente questa transizione, unendo l’antica pratica della pastorizia con le più moderne tecnologie.

L’articolo Dall’australia swagbot, robot pastore che trasforma l’agricoltura è tratto da Futuro Prossimo.

Ambiente, Robotica, Agricoltura di precisione 

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