Fotovoltaico e idrogeno, studio italiano può quadrare il cerchio Futuro Prossimo

Fotovoltaico e idrogeno, studio italiano può quadrare il cerchio Futuro Prossimo

L’unione fa la forza, soprattutto quando si parla di fonti rinnovabili. È quanto dimostra un innovativo progetto made in Italy che ha testato l’accoppiata fotovoltaico e idrogeno per rendere un’abitazione energeticamente autosufficiente.

Il cuore del sistema è una cella a combustibile a ossido solido alimentata da idrogeno “fatto in casa” sfruttando l’energia solare. I risultati sono sorprendenti in termini di efficienza e aprono scenari inediti per l’integrazione dell’idrogeno verde nel settore residenziale. Una case history tutta italiana che traccia la strada verso un futuro energetico più pulito e distribuito.

Fotovoltaico e idrogeno: connubio vincente

Il team di ricerca1 composto da ricercatori universitari ed esperti della startup SolydEra, specializzata in celle a combustibile a ossido solido, del consorzio Stress e delle Università del Sannio e del Molise, ha installato un sistema cogenerativo da 1 kW in un piccolo villino a energia quasi zero (NZEB) di 80 m2 situato nel campus dell’Università del Sannio a Benevento.

L’abitazione, oltre al sistema a celle a combustibile, è dotata di un impianto fotovoltaico da 5,3 kW sul tetto abbinato a una batteria al litio da 11,6 kWh, una pompa di calore aria-aria per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, un collettore solare termico da 2,2 m2 e sonde geotermiche orizzontali.

Idrogeno verde prodotto e stoccato in loco

La cella a combustibile a ossido solido (SOFC) utilizzata, dalle dimensioni di 1,2 m × 0,5 m x 0,8 m, è alimentata puramente a idrogeno, con un flusso di circa 12 L/min a 15-25 millibar.

L’idrogeno viene stoccato in 8 bombole esterne ad alta pressione (200 bar) per un totale di 64 Sm3, sufficienti a garantire un’autonomia di diversi giorni. Un inverter ibrido gestisce i flussi di energia tra fotovoltaico, batteria, cella a combustibile, rete elettrica e utenze domestiche.

Fotovoltaico e idrogeno, efficienze record e surplus di energia

Dai test effettuati, il sistema ha dimostrato di poter raggiungere un’efficienza elettrica fino al 48% e un’efficienza complessiva del 93%, grazie anche al recupero del calore prodotto dalla reazione elettrochimica nella cella. In particolari condizioni di produzione fotovoltaica, il sistema è in grado non solo di soddisfare i carichi elettrici domestici, ma anche di immettere il surplus in rete.

Un altro vantaggio è la possibilità di modulare la potenza della cella a combustibile per compensare le variazioni della produzione solare, garantendo una fornitura elettrica stabile e programmabile. Tra i limiti evidenziati dai ricercatori, i lunghi tempi di avvio (circa 24 ore) e la necessità di personale altamente specializzato per la gestione.

Celle a combustibile: un futuro nel residenziale?

Lo studio, pubblicato sulla rivista International Journal of Hydrogen Energy (ve lo linko qui), dimostra la fattibilità tecnica dell’integrazione di celle a combustibile a ossido solido alimentate a idrogeno in ambito residenziale. Un passo avanti significativo verso la decarbonizzazione del settore edilizio, responsabile di circa il 40% delle emissioni di CO2.

Tuttavia, perché questa tecnologia possa diffondersi su larga scala, sarà necessario superare alcune barriere: oltre quelle legate alla sicurezza, ci sono i costi ancora elevati e la mancanza di infrastrutture per la produzione e distribuzione di idrogeno verde. Ma i vantaggi in termini di efficienza, flessibilità e riduzione delle emissioni sono un incentivo a proseguire la ricerca e lo sviluppo in questa direzione.

L’accoppiata fotovoltaico e idrogeno potrebbe rivelarsi un asso nella manica per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’UE per il 2050. E l’Italia, con progetti pioneristici come questo, si candida a giocare un ruolo da protagonista nella transizione energetica del Vecchio Continente. La sfida è lanciata, la partita è appena iniziata.

Il futuro dell’energia, in ogni caso, passa anche dal tetto di casa nostra.

  1. Rosa Francesca De Masi, Valentino Festa, Daniele Penchini, Silvia Ruggiero, Giuseppe Peter Vanoli, Alberto Zinno ↩

L’articolo Fotovoltaico e idrogeno, studio italiano può quadrare il cerchio è tratto da Futuro Prossimo.

Energia, Italia Next, idrogeno, solare 

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