Cosa succede quando mescoli la durezza del vetro con l’elasticità della gomma e aggiungi proprietà auto riparanti? Ok, l’ho già scritto nel titolo, per cui lo sapete già. Si ottiene il gel vetroso che sta facendo impazzire gli scienziati. Questa nuova classe di materiali, scoperta per puro caso in un laboratorio della North Carolina State University, potrebbe rivoluzionare il modo in cui pensiamo ai materiali del futuro. Vi racconto questo gel dalle proprietà apparentemente impossibili: poi, quando e se trovate il tempo di approfondire, qui trovate il link allo studio.
Una scoperta fortuita
Il mondo della scienza dei materiali è spesso pieno di sorprese, e questa volta non fa eccezione. Il professor Michael Dickey, uno scienziato dei materiali presso la NCSU, lo ammette candidamente in un comunicato: “Ci siamo imbattuti fortuitamente in questi interessanti materiali”. La scoperta è avvenuta mentre la ricercatrice Meixiang Wang stava sperimentando con gli ionogel, materiali composti da un polimero impregnato di liquido ionico conduttore di elettricità.
L’obiettivo originale di Wang era creare dispositivi indossabili e flessibili per applicazioni mediche, robotiche e sensoriali. Tuttavia, modificando la composizione degli ionogel, ha prodotto qualcosa di completamente inaspettato. Cosa, esattamente?
Gel vetroso: proprietà sorprendenti
A prima vista, questo nuovo gel somiglia a un pezzo di plastica trasparente. Ma le apparenze ingannano. Quando i ricercatori hanno iniziato a testare il materiale, hanno scoperto una combinazione di proprietà che sembra sfidare la logica:
Estremamente allungabile: può allungarsi fino a cinque volte la sua lunghezza originale.
Sorprendentemente duro: ha una resistenza paragonabile a quella del vetro.
Capacità di auto-riparazione: può risaldarsi se tagliato.
Memoria di forma: può mantenere una forma specifica fino a quando non viene riscaldato.
Un materiale unico nel suo genere
Ciò che rende questo gel vetroso particolarmente intrigante è la sua composizione. Nonostante sia costituito per il 50-60% da liquido, non sembra mai asciugarsi. Questa caratteristica, combinata con la sua elevata resistenza alla frattura, lo rende un materiale davvero unico nel suo genere.
Abbiamo chiamato questi materiali ‘gel vetrosi’ perché combinano le proprietà dei vetri e dei gel in modi che non avevamo mai visto prima.
Michael Dickey
Potenziali applicazioni
Sebbene sia ancora presto per parlare di applicazioni concrete, le potenzialità di questo “vetro elastico” sono enormi. Potrebbe trovare impiego in diversi settori:
Medicina: per la creazione di dispositivi medici flessibili e durevoli.
Robotica: per lo sviluppo di robot più resistenti e adattabili.
Elettronica: per la produzione di dispositivi elettronici flessibili e auto-riparanti.
Ingegneria dei materiali: come base per lo sviluppo di nuovi materiali compositi.
Serviranno nuovi test prima di poter utilizzare questo materiale in modo pratico, ma le prospettive sono entusiasmanti.
La ricerca sugli ionogel è entrata nel vivo solo negli ultimi anni: ecco i primi test, nel 2021, su un materiale simile. Trovate qui lo studio corrispettivo.
Conclusione: un futuro “vetroso”?
Il gel vetroso scoperto alla North Carolina State University rappresenta più di una semplice curiosità di laboratorio, e sottolinea l’importanza della serendipità nella ricerca scientifica. Spesso, le innovazioni più rivoluzionarie nascono da errori fortunati o da risultati inaspettati. La scienza è piena di sorprese: a volte, quando si cerca una cosa, se ne trova un’altra ancora più interessante.
Forse un giorno vivremo in un mondo dove i nostri dispositivi elettronici si auto-ripareranno, i nostri edifici si adatteranno alle condizioni ambientali, e i nostri veicoli combineranno leggerezza e resistenza in modi prima inimmaginabili. Il futuro dei materiali, proprio come questo gel, sembra sempre più “vetroso” e tutt’altro che opaco.
L’articolo Gel vetroso: il materiale del futuro che si rigenera da solo è tratto da Futuro Prossimo.
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