HubUR, azienda finlandese impegnata nella promozione di una mobilità sostenibile e intelligente, sta lavorando in sordina a un progetto rivoluzionario: Boon H2, una bici elettrica a idrogeno priva di batteria. A svelare l’esistenza di questo ambizioso progetto è stata una fugace apparizione sul sito web dell’azienda, rapidamente rimossa ma non prima che alcuni attenti osservatori riuscissero a catturarne i dettagli.
Che si tratti di una “fuga di notizie” involontaria o di un’astuta mossa di marketing, la notizia è forte: l’idrogeno può fare ingresso nel mondo delle due ruote, aprendo la strada a una nuova era di mobilità a zero emissioni.
Un’azienda con una visione green
HubUR non è nuova a progetti innovativi nel campo della mobilità sostenibile. Questi tizi finlandesi non sono nuovi a soluzioni che promuovono il trasporto a basso impatto ambientale, il telelavoro e il decongestionamento delle metropoli.
In questo contesto, Boon H2 rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di questa visione. Eccome: un mezzo di trasporto a zero emissioni che potrebbe contribuire a ridurre l’inquinamento urbano e a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Uno screenshot “soffiato” al sito HubUR
Caratteristiche tecniche della bici elettrica Boon H2
Secondo le informazioni trapelate, Boon H2 sarebbe una bicicletta ibrida a pedalata assistita, pensata per adattarsi a diversi terreni e stili di guida. Con un telaio e una forcella in alluminio, promette di offrire una guida fluida ed efficiente sia per gli spostamenti quotidiani che per le avventure del weekend.
Le specifiche parlano di un peso di 25 kg, ruote da 26 pollici e dimensioni di 1830 × 630 × 1050 mm. La bici sarebbe inoltre dotata di un display come interfaccia utente e di un cambio a sette rapporti.
L’idrogeno al posto della batteria
È questo il fattore chiave della Boon H2: invece di una tradizionale batteria per l’assistenza elettrica, la bici userebbe una cella a combustibile a idrogeno per produrre elettricità. Il componente sarebbe alloggiato in un box integrato nel telaio, insieme a un serbatoio di idrogeno da circa 2 kg, in grado di sopportare una pressione fino a 10 bar.
Con una singola “cartuccia” di idrogeno da 20 grammi, Boon H2 promette un’autonomia massima di 50 km e una velocità di punta di 23 km/h.
Energia fatta in casa
Il modello di business di HubUR si preannuncia come piuttosto ambizioso. L’azienda sembra intenzionata a offrire Boon H2 con un elettrolizzatore che permetterebbe all’utente di produrre autonomamente l’idrogeno necessario per alimentare la bici.
Questo dispositivo, dalle dimensioni di 450 × 220 × 440 mm, funzionerebbe a 220 V con una potenza di 330 watt e sarebbe dotato anche di un ingresso fotovoltaico. Un’opzione che renderebbe Boon H2 ancora più sostenibile e indipendente dalla rete elettrica, consentendo ai proprietari di generare il proprio “carburante” verde a casa. A quale costo?
Bici elettrica Boon H2, prezzo e disponibilità
Naturalmente, tutte queste informazioni devono essere prese con cautela in attesa di un annuncio ufficiale da parte di HubUR. Tuttavia, i dettagli trapelati suggeriscono che l’azienda sia essere già a buon punto nello sviluppo di Boon H2. Secondo quanto riportato, il kit completo, comprendente la bici elettrica, un serbatoio di idrogeno e la stazione di produzione dell’idrogeno, avrebbe un prezzo di 5.500€.
Una cifra piuttosto elevata per una ebike, giustificata (forse) solo dall’innovatività della tecnologia e dai potenziali risparmi in termini di costi di carburante e manutenzione.
Una svolta per la mobilità sostenibile?
Se confermato, Boon H2 potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella diffusione di soluzioni di mobilità a zero emissioni. L’uso dell’idrogeno come fonte di energia per le biciclette elettriche è ancora poco esplorato, ma promette vantaggi significativi in termini di autonomia, tempi di ricarica e impatto ambientale. Con questo progetto, HubUR si pone all’avanguardia di una nuova frontiera della mobilità sostenibile, dimostrando che l’innovazione e la creatività possono offrire risposte concrete alle sfide del nostro tempo.
Resta da vedere se questa bici elettrica riuscirà a mantenere le promesse e a conquistare il mercato. Molto dipenderà dalla capacità di HubUR di rendere questa tecnologia accessibile, affidabile e conveniente per i consumatori. Tuttavia, l’ambizione e la visione dell’azienda finlandese sono innegabili e meritano di essere seguite con attenzione. Se Boon H2 dovesse rivelarsi un successo, potrebbe aprire la strada a una nuova generazione di biciclette elettriche a idrogeno, contribuendo a rendere le nostre città più pulite, più vivibili e più sostenibili.
Un traguardo che vale la pena perseguire, per il bene del nostro pianeta e delle generazioni future.
L’articolo HubUR lavora a Boon H2, una bici elettrica a idrogeno (e senza batteria) è tratto da Futuro Prossimo.
Trasporti, bici elettriche, idrogeno