I papà millennial passano il triplo del tempo con i figli Futuro Prossimo

I papà millennial passano il triplo del tempo con i figli Futuro Prossimo

Vi ricordate il papà che tornava tardi dal lavoro e vedeva i figli solo nel weekend? Quella figura sta rapidamente scomparendo. I papà millennial hanno stravolto questo modello, aumentando considerevolmente il tempo dedicato ai figli e partecipando attivamente a ogni aspetto della loro crescita. Una trasformazione che sta ridefinendo il concetto stesso di paternità.

I numeri della nuova paternità

Secondo questo studio del Pew Research Center, i papà millennial hanno triplicato il tempo dedicato alla cura dei figli rispetto ai padri del 1965. Un dato ancora più significativo emerge quando il 57% dei papà millennial considera la genitorialità come parte integrante della propria identità, una percentuale quasi identica a quella delle madri (58%).

Un’altra ricerca di BabyCenter, poi, ha mappato questa partecipazione attiva in dettaglio. I papà millennial sono presenti nel 77% delle routine serali, nel 65% dei momenti del bagno, nel 61% delle visite mediche, nel 60% delle routine mattutine e nel 55% delle attività dei bambini.

Essere un papà coinvolto non è una tendenza. È semplicemente il modo in cui funzionano le cose oggi.

Gli ostacoli da superare

Nonostante i progressi, persistono ancora sfide significative. Uno studio della Tufts University del 2023 ha evidenziato come le scuole tendano ancora a contattare prima le madri, ignorando spesso il coinvolgimento dei padri.

Curiosamente, c’è anche una cattiva rappresentazione mediatica, che non aiuta: una ricerca della Brigham Young University ha rilevato che quasi il 40% dei comportamenti paterni mostrati nei programmi TV per ragazzi tra i 9 e i 14 anni viene rappresentato come ridicolo o goffo, perpetuando stereotipi obsoleti.

Papà millennial, l’equilibrio tra lavoro e famiglia

Lo studio DaddiLife, realizzato in collaborazione con Deloitte, ha rivelato che il 63% dei papà millennial ha richiesto modifiche al proprio orario di lavoro dopo essere diventato padre. Tuttavia, solo il 19% di coloro che hanno chiesto di lavorare da casa uno o due giorni alla settimana ha visto la propria richiesta accolta.

Ancora, il 45% dei padri sperimenta tensioni con i propri datori di lavoro nel tentativo di bilanciare lavoro e ruolo genitoriale, mentre il 37% riporta tensioni regolari nella gestione di queste doppie responsabilità.

L’impatto sulle dinamiche familiari

La maggiore presenza dei papà millennial ha trasformato significativamente anche le dinamiche familiari. Le ricerche indicano che i bambini con padri attivamente coinvolti mostrano migliori risultati comportamentali, emotivi, sociali e cognitivi.

Dal punto di vista emotivo, i bambini beneficiano della presenza dei loro padri mostrando una minore reattività emotiva. Socialmente, il coinvolgimento paterno attivo contribuisce a migliori competenze sociali e relazioni tra pari.

Papà millennial, un confronto generazionale

Il confronto con le generazioni precedenti quella dei papà millennial è illuminante. Negli anni ’70, i padri dedicavano in media solo 22 minuti al giorno alla cura dei figli. Nel 1982, il 43% dei padri ammetteva di non aver mai cambiato un pannolino. Oggi, questa percentuale è crollata al 3%.

I papà millennial, complice anche lo smart working, contribuiscono anche circa 30 minuti in più al giorno alle faccende domestiche rispetto ai loro stessi padri, indicando un movimento verso una più equa condivisione delle responsabilità domestiche.

Questa trasformazione della paternità segna un cambiamento culturale profondo, che va ben oltre i numeri. I papà millennial stanno costruendo un nuovo modello di genitorialità, più equilibrato e consapevole, che avrà ripercussioni positive sulle generazioni future. E voi, papà millennial? Vi rivedete nel ritratto? Fatemi sapere sui vari social dove trovate Futuro Prossimo.

L’articolo I papà millennial passano il triplo del tempo con i figli è tratto da Futuro Prossimo.

Società, genitori 

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