Trascorrere una notte in un laboratorio del sonno, con decine di fili attaccati al corpo, non è esattamente il massimo del comfort. Eppure è quello che devono sopportare migliaia di persone ogni anno per ottenere una diagnosi di disturbi come apnee notturne, insonnia o bruxismo. Ma se esistesse un modo più semplice e discreto per monitorare il sonno, direttamente a casa propria? È la sfida raccolta da un team di scienziati dell’Università di Cambridge, che ha sviluppato un pigiama in grado di registrare i parametri del sonno grazie a innovativi sensori in grafene. Una tecnologia indossabile che renderà il monitoraggio notturno più accessibile, preciso e confortevole.
Dalla polisonnografia al pigiama intelligente
Fino ad oggi, lo standard di riferimento per la diagnosi dei disturbi del sonno è stata la polisonnografia. Sapete cos’è? È un esame che richiede al paziente di trascorrere una o più notti in un laboratorio specializzato, collegato a una serie di elettrodi che registrano l’attività cerebrale, i movimenti oculari, il ritmo cardiaco e l’attività muscolare. Un procedimento efficace ma invasivo, che oltre a essere costoso e poco pratico può influenzare la qualità stessa del sonno, visto l’ambiente non familiare e la scomodità dei sensori.
L’alternativa domestica sono i dispositivi portatili per il monitoraggio del sonno, ma spesso si focalizzano solo su disturbi specifici come l’apnea notturna. Smartwatch e braccialetti dedicati offrono maggiore comodità, ma tendono a raccogliere dati meno completi e precisi rispetto alle altre opzioni. È qui che entra in gioco il pigiama intelligente made in Cambridge.
Sensori in grafene: sottili come una piuma, precisi come un orologio
Il segreto di questo sofisticato indumento da notte sta tutto nel colletto, su cui è stampata una rete di sensori di deformazione realizzati in grafene. Questo materiale high-tech, costituito da un singolo strato di atomi di carbonio, unisce straordinaria resistenza, flessibilità e conducibilità elettrica. Caratteristiche ideali per realizzare sensori impercettibili sulla pelle ma capaci di rilevare anche le più piccole vibrazioni muscolari.
In particolare, i sensori del pigiama intelligente si concentrano sui muscoli estrinseci della laringe, che dal collo captano e trasmettono le sottili vibrazioni provenienti da velo palatino, orofaringe, lingua ed epiglottide. Segnali impercettibili a occhio nudo, ma che raccontano nel dettaglio cosa succede nelle vie aeree superiori durante il sonno.
SleepNet, una intelligenza artificiale per decifrare i segnali del sonno
I dati raccolti dai sensori vengono inviati via wireless a un dispositivo vicino, come uno smartphone, dove un software basato sul machine learning di nome SleepNet li analizza. Questo algoritmo, opportunamente addestrato, è in grado di riconoscere e classificare con precisione sei diversi stati di salute del sonno: respirazione nasale, respirazione orale, russamento, bruxismo, apnea centrale e apnea ostruttiva.
In uno studio pilota condotto su sette volontari sani e due pazienti con apnea già nota, SleepNet ha dimostrato un’accuratezza del 98,6% nell’identificare i vari stati a partire dai dati del pigiama. Il tutto senza essere “distratto” dai normali movimenti che si compiono durante la notte, e senza richiedere un colletto troppo stretto o fastidioso.
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Un alleato per la medicina del sonno
“Il sonno è così importante per la salute, e un monitoraggio affidabile può essere la chiave per un approccio preventivo,” spiega il professor Luigi Occhipinti, coordinatore dello studio (che vi linko qui).
Dato che questo indumento può essere usato a casa, anziché in ospedale o in clinica, può allertare le persone su cambiamenti nel loro sonno da discutere con il proprio medico.
Un pigiama diagnostico high-tech potrà essere uno strumento prezioso non solo per i pazienti, ma anche per i medici, che potranno ottenere un quadro più completo e rappresentativo delle abitudini notturne, basato su rilevazioni ripetute in un contesto naturale. Informazioni fondamentali per una diagnosi accurata e un trattamento personalizzato.
Il futuro del sonno è cucito nel nostro pigiama
L’innovativo pigiama intelligente sviluppato a Cambridge apre scenari promettenti per il futuro della medicina del sonno. La prospettiva di un monitoraggio domestico, confortevole e altamente informativo potrebbe incoraggiare molte più persone a tenere traccia della propria salute notturna, favorendo diagnosi precoci e interventi mirati.
Ma le potenziali applicazioni vanno oltre la clinica. Si può immaginare una prossima generazione di pigiami intelligenti che, oltre a registrare i parametri del sonno, siano in grado di interagire con l’ambiente circostante. Pigiami che “parleranno” col resto della casa facendo sapere come stiamo, e la casa regolerà luci, temperatura e umidità della stanza per creare sempre le condizioni ottimali per un riposo ristoratore. O svegliandoci delicatamente nel momento ideale del ciclo del sonno.
Certo, la strada da percorrere è ancora lunga. Serviranno ulteriori studi su campioni più ampi (sette è un campione ancora minuscolo) per validare e raffinare la tecnologia. E non mancheranno sfide sul fronte della privacy e della protezione dei dati, visto il carattere sensibile delle informazioni raccolte. Ma una cosa è certa: il futuro del sonno non è mai stato così smart. E promette di rivoluzionare il nostro modo di dormire e di prenderci cura della nostra salute.
Tutto grazie a un semplice pigiama, che potrebbe presto diventare il nostro migliore alleato per notti serene e risvegli pieni di energia.
L’articolo Il pigiama tech ci conoscerà più di noi: il sonno a portata di letto è tratto da Futuro Prossimo.
Tecnologia, Sonno, wearable technology