Immenso giacimento di idrogeno bianco scoperto in Francia Futuro Prossimo

Immenso giacimento di idrogeno bianco scoperto in Francia Futuro Prossimo

Quante volte la fortuna ha giocato un ruolo decisivo nelle grandi scoperte scientifiche? Da Fleming con la penicillina a Röntgen con i raggi X, la storia della scienza è costellata di fortunate casualità. L’ultima di queste serendipità arriva dalla Francia, precisamente da Folschviller, nella regione della Mosella. Qui, mentre cercavano banali depositi di metano, gli scienziati del laboratorio GeoRessources e del CNRS hanno trovato qualcosa di ben più prezioso: idrogeno bianco.

Per essere precisi, il più grande giacimento naturale mai scoperto: 46 milioni di tonnellate, per un valore stimato di 92 miliardi di dollari. Un tesoro energetico che promette di scardinare le attuali gerarchie nel mercato dell’energia pulita, perfino di ridisegnare le strategie globali di decarbonizzazione.

Idrogeno bianco, un tesoro inaspettato

Non è solo la quantità a rendere questa scoperta rivoluzionaria, ma la sua stessa natura. L’idrogeno bianco (o naturale) è un tipo di idrogeno che si forma spontaneamente nel sottosuolo, senza necessità di processi industriali per produrlo. A differenza dell’idrogeno verde (prodotto con energia rinnovabile) o grigio (derivato da combustibili fossili), l’idrogeno bianco è già pronto per l’uso.

Pensate alle implicazioni: mentre l’industria energetica spendeva miliardi per produrre idrogeno “pulito”, la natura aveva già preparato questa risorsa, nascosta sotto i nostri piedi. È come cercare disperatamente di fabbricare un materiale costoso, per poi scoprire una miniera naturale dello stesso materiale nel proprio giardino.

Il Dr. Jacques Pironon, uno degli scienziati coinvolti nella ricerca, ha evidenziato l’importanza della scoperta:

“La nostra ricerca suggerisce che l’idrogeno naturale potrebbe essere molto più abbondante di quanto si pensasse in precedenza. Se riusciamo a trovare modi efficienti per estrarlo e utilizzarlo, potremmo avere un potente nuovo strumento nella lotta contro il cambiamento climatico.”

Il paradosso dell’industria dell’idrogeno

Per anni, l’industria dell’idrogeno ha affrontato due grandi problemi: il costo elevato dell’idrogeno verde e l’inquinamento causato dall’idrogeno grigio. L’idrogeno bianco offre una soluzione ad entrambi. Poiché esiste già sottoterra, non richiede processi energivori come l’elettrolisi, né dipende dai combustibili fossili.

Pensate a quanto è assurdo: abbiamo speso anni a perfezionare tecnologie complesse per produrre qualcosa che, a quanto pare, esisteva già in natura. È come se avessimo investito miliardi nella creazione di acqua sintetica, ignorando l’esistenza degli oceani.

La Lorena, regione storicamente nota per le sue industrie del carbone e dell’acciaio, ora si trova al centro di una svolta energetica. Ironia della sorte: proprio dove si estraeva il carbone, combustibile simbolo dell’inquinamento, ora si scoprono immense risorse di energia pulita. Un cambio di paradigma che ha qualcosa di poetico.

Da scoperta casuale a rivoluzione globale

La scoperta è avvenuta mentre i ricercatori stavano cercando metano. Invece, a una profondità di 1.250 metri, hanno trovato un enorme deposito di idrogeno bianco. L’ho detto: serendipità nella sua forma più pura.

Mi affascina pensare a quante altre risorse simili potrebbero giacere sotto i nostri piedi, in attesa di essere scoperte. Se simili giacimenti di idrogeno esistono altrove, potremmo trovarci all’inizio di un cambiamento radicale nella produzione energetica mondiale.

Paesi che prima dipendevano da costose tecnologie per la produzione di idrogeno potrebbero improvvisamente trovarsi con una fornitura naturale di questo combustibile pulito. Un altro chiodo sulla bara del petrolio (che morte lunga).

Idrogeno, il futuro è bianco (e francese?)

Se gestito correttamente, il giacimento di idrogeno della Mosella potrebbe creare migliaia di posti di lavoro, rilanciare l’economia locale e posizionare la Francia come protagonista nella transizione energetica europea. Mi sembra già di vedere l’inizio di una nuova corsa all’oro, con geologi di tutto il mondo che iniziano a cercare giacimenti simili nei propri territori.

Pironon ha sottolineato l’importanza di ulteriori ricerche: “Dobbiamo capire il pieno potenziale di questi serbatoi di idrogeno e sviluppare metodi sicuri ed efficienti per estrarli.” Non è solo questione di trovare questa risorsa, ma di saperla gestire in modo sostenibile.

Forse, tra qualche decennio, guarderemo a questa scoperta casuale come al momento in cui abbiamo iniziato a liberarci davvero dalla dipendenza dai combustibili fossili. Non male per qualcuno che stava cercando metano, no?

L’articolo Immenso giacimento di idrogeno bianco scoperto in Francia è tratto da Futuro Prossimo.

Energia, francia, idrogeno 

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