La parola “computer quantistico”, per chi è poco esperto di informatica, può suonare come qualcosa di misterioso, quasi fantascientifico; in verità, anche per coloro che da tempo hanno le mani in pasta in questo settore sempre pieno di novità, sentir parlare dei computer quantistici potrebbe evocare sensazioni simili.
Questi miracoli della tecnologia sono, infatti, uno strumento tanto prodigioso quanto difficile da ottenere, a causa della delicatezza dei processi impiegati a produrne uno e del suo costo. O forse, sarebbe meglio parlare al passato, poiché da pochissimo, una novità incredibile ha sconvolto il settore: dalla Cina giunge notizia che potrebbero presto essere disponibili per la produzione di massa i primi computer quantistici portatili.
Seppur sia cauto prenderlo con le pinze, questo annuncio potrebbe lasciare spazio alla speranza che dei prodotti tanto ammirati eppure irraggiungibili, quasi “mitologici”, possano divenire un’idea un po’ più concreta, forse più alla portata del pubblico generale, sebbene essi vengano utilizzati in gran parte prevalentemente da industrie e aziende specializzate. Forse, un punto di contatto con il resto della popolazione sarebbe dunque possibile.
I computer quantistici
Un computer quantistico ha la particolarità di utilizzare per operare, invece dei classici bit, i bit quantici (anche detti comunemente in gergo QuBit). Si tratta di una differenza sostanziale: un bit è in grado di assumere un solo valore tra 1 e 0, mentre un bit quantico ha la facoltà di assumerli entrambi contemporaneamente.
Sul lato pratico, questa facoltà si traduce nella capacità di eseguire più processi contemporaneamente e più velocemente, risparmiando tempo e ottimizzando l’efficienza del lavoro. Il processo è possibile sfruttando un campo magnetico che interferisce con gli orbitali in cui orbitano gli elettroni attorno al nucleo degli atomi coinvolti, modificando lo stato atomico e facendo passare il bit quantico da 0 a 1 all’occorrenza.
Gli atomi in questione sono quelli di una molecola chiamata dimetilfosfito, la cui composizione la rende particolarmente adatta a essere sfruttata nei processi chimici ed elettromagnetici che permettono il funzionamento di un computer quantistico.
Naturalmente, grandi quantità della molecola sono necessarie per il funzionamento dell’apparecchio: questo farebbe sì che una eventuale versione portatile, per ragioni di costi e di processi produttivi, ne abbia una riserva inferiore, così come inferiori saranno le sue prestazioni rispetto ai computer quantistici “classici”.
Confronto tra computer tradizionali e computer quantistici
Caratteristica | Computer Tradizionali | Computer Quantistici |
Unità di calcolo | Bit (0 o 1) | Qubit (0, 1 e sovrapposizione) |
Capacità di elaborazione | Limitata da un’architettura sequenziale | Parallelismo quantistico |
Velocità di calcolo | Fino a pochi miliardi di operazioni al secondo | Milioni di operazioni simultanee grazie alla sovrapposizione |
Applicazioni | Elaborazione dati, applicazioni generali | Crittografia, simulazione molecolare, ottimizzazione complessa |
Costo | Variabile, accessibile | Attualmente elevato (da 8.500 euro in su) |
Tecnologia | Elettronica classica | Meccanica quantistica e fenomeni quantistici |
Affidabilità | Generalmente stabile e comprovata | Ancora in fase di sviluppo, con sfide di coerenza |
La notizia più interessante arriva dalla Cina
In Cina, la società di produzione specializzata in tecnologia quantistica SpinQ Technology ha rilasciato i primi computer quantistici portatili al mondo, computer che aveva precedentemente presentato nell’ambito di una conferenza svoltasi a Macao e che si basa sulla tecnologia della risonanza magnetica nucleare.
L’azienda aveva già lanciato nel 2020 Gemini, una prima versione di computer quantistico in formato desktop, e ora si appresta a immergersi nuovamente in tale mercato con la propria versione portatile. Come detto prima, si tratterebbe, se la produzione venisse avviata su grande scala, di una rivoluzione della tecnologia, e probabilmente stavolta avrebbe un grosso impatto anche nella vita di cittadini comuni e generalmente lontani dal settore dell’informatica.
Naturalmente, il computer presentato da SpinQ avrebbe un prezzo (e di conseguenza delle prestazioni) diverse e inferiori a quelle dei tradizionali computer quantistici messi in commercio da aziende come IBM e Google: come anticipato, per poter produrre su larga scala un modello portatile, la quantità di dimetilfosfito usata dovrà essere inferiore a quella di tali apparecchi.
Quanto può costare un computer quantistico?
Il prezzo di un computer quantistico “classico” ha un range variabile, che tuttavia non si mantiene entro cifre basse: sebbene i prezzi ufficiali dei computer quantistici di colossi dell’informatica come Google non siano stati resi noti al pubblico, la stima del prezzo a cui è possibile acquistare uno di questi apparecchi arriva a sfiorare la decina di milioni di dollari (10-15 milioni di dollari è il budget più quotato).
Il costo di un apparecchio tra quelli presentati dall’azienda cinese SpinQ, ovviamente, sarebbe ridimensionato alle capacità e funzioni di cui esso disporrebbe. Alla conferenza a Macao, l’azienda SpinQ ha presentato tre modelli di diverse dimensioni e diversi costi: il primo, Gemini Mini, un sistema a 2 QBit dotato di touchscreen e pesante circa 14 chilogrammi, è il più economico, arrivando a costare circa 8.700 dollari.
Il secondo modello porta il nome di Gemini, fratello maggiore del precedente, con un sistema a 8 Qbit, processore identico ma dimensioni maggiori, per un costo di circa 40.000 dollari. L’ultimo e più costoso computer quantistico svelato dall’azienda produttrice cinese è Triangulum, dal sistema operativo a 3 qbit e un software a “corredo” chiamato SpinQuasar, che dovrebbe ottimizzarne le prestazioni. Il costo di questo modello si aggira intorno ai 57.000 dollari.
Naturalmente sembrano spiccioli in confronto al prezzo di un “vero” computer quantistico, così come sembrano limitatissime le loro competenze: non bisogna credere che i computer quantistici stiano per arrivare nelle case di tutti i cittadini, ma, come scritto prima, questo lancio potrebbe essere un’occasione perché la popolazione generale abbia finalmente più punti di contatto con questa tecnologia che sembra destinata a dominare presto la frontiera tecnologica e penetrare a fondo nelle nostre vite.
I computer quantistici e il gioco online
L’introduzione dei computer quantistici ha avuto un impatto su numerosi settori, non risparmiando certo nemmeno quello del gioco e delle scommesse online. Abbiamo già spiegato infatti come questi apparecchi abbiano la capacità di processare informazioni, elaborare dati ed eseguire operazioni in maniera infinitamente più veloce rispetto ai classici computer grazie alla loro tecnologia basata su risonanza magnetica nucleare.
Ciò avrebbe un peso significativo anche nel mondo dell’iGaming e dei giochi online in Italia e in generale nel resto del mondo, permettendo di implementare e gestire al meglio numerose funzioni che potrebbero migliorare non solo i profitti netti dell’industria ma anche le esperienze degli utenti che usufruiscono di questo settore quotidianamente come fonte di svago. Un miglioramento importante potrebbe essere apportato alla sicurezza dei siti di scommesse.
I sistemi di crittografia tradizionali che vengono tutt’oggi adoperati a questo scopo possono infatti essere comunque presi di mira dagli hacker, se essi dispongono di risorse avanzate. Tale rischio non verrebbe corso con l’ausilio della tecnologia di cui disporrebbe un computer quantistico, che usa la meccanica quantistica e la implementa nei propri sistemi di criptaggio, rendendo l’esperienza sul sito che beneficia di tale protezione sicura e a prova di hacking per i propri utenti.
I computer quantistici sarebbero in grado anche di eseguire calcoli molto più velocemente e di ciò beneficerebbero i dati di gioco, che verrebbero calcolati in modo più rapido così che il giocatore possa avere prima i risultati di cui ha bisogno per apprendere se abbia vinto o meno.
Un altro aspetto simile in cui queste capacità sarebbero applicabili con ottimi risultati è la generazione di numeri randomici (NRG), ambito in cui si avrebbe grazie alla tecnologia quantistica una ulteriore garanzia di vera casualità e di trasparenza nella generazione di numeri che siano davvero casuali e assicurino le stesse probabilità di vittoria per tutti.
Infine, introdurre questi apparecchi nel mondo delle scommesse online garantirebbe una migliore esperienza anche agli esercenti, che avrebbero un modo più rapido e preciso grazie alla loro tecnologia di conoscere meglio la situazione e le esigenze di mercato, a gestire meglio il proprio esercizio e offrire ai clienti il miglior servizio possibile. Espandersi all’interno del mercato in conformità alle esigenze della propria clientela diverrebbe infatti più semplice e rapido, permettendo al settore di evolversi più in fretta e senza ostacoli di sorta.
L’articolo Innovazione alle porte: finalmente l’arrivo dei computer quantistici sul mercato è tratto da Futuro Prossimo.
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