L’universo potrebbe essere punteggiato da innumerevoli wormhole microscopici, minuscoli tunnel che collegano punti distanti nello spazio-tempo. Questa audace teoria, proposta da un team internazionale di ricercatori, potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione dell’espansione dell’universo e dell’enigmatica energia oscura. Ora vi spiego meglio, ma intanto una premessa.
Che differenza c’è tra wormhole e buchi neri?
I buchi neri e i wormhole sono concetti distinti nella fisica: i buchi neri sono oggetti astronomici reali e osservabili, formati dal collasso gravitazionale di stelle massicce, che intrappolano materia e luce con la loro intensa gravità. Al contrario, i wormhole sono strutture teoriche ipotetiche che potrebbero fungere da tunnel spazio-temporali, collegando due punti distanti nell’universo, ma non sono stati ancora osservati o dimostrati. Mentre i buchi neri sono una realtà confermata, i wormhole rimangono un’ipotesi affascinante e non verificata.
La teoria dei wormhole subatomici
Un recente studio pubblicato sulla rivista Physical Review D (ve lo linko qui) propone una spiegazione alternativa per l’accelerazione dell’espansione dell’universo. Invece di ricorrere all’energia oscura, i ricercatori suggeriscono che un numero enorme di wormhole subatomici potrebbe essere responsabile di questo fenomeno cosmico.
Secondo i calcoli dei ricercatori, il tasso di espansione dell’universo osservato sarebbe spiegabile con dieci miliardi di wormhole per centimetro cubo al secondo. Questa assurda densità di wormhole microscopici potrebbe essere sufficiente per influenzare la struttura dello spazio-tempo su scala cosmica.
In parole più semplici?
Immaginate l’universo come un’enorme fetta di pane. La teoria tradizionale dell’energia oscura suggerisce che questo pane si sta gonfiando come se fosse in un forno, espandendosi sempre più velocemente.
Ora, la nuova teoria propone un’idea diversa. Invece di un pane che lievita, immaginate che questa fetta di pane sia continuamente perforata da minuscoli insetti invisibili. Questi “insetti” sono dei microscopici wormhole. Tunnel incredibilmente piccoli che collegano punti diversi nel pane. Appaiono e scompaiono così rapidamente che non possiamo vederli, ma sono così numerosi (miliardi di questi tunnel che si formano e svaniscono in ogni briciola di pane ogni secondo) che il loro effetto cumulativo è di far “gonfiare” il pane.
In altre parole? Non sarebbe una forza misteriosa (l’energia oscura) a far espandere l’universo, ma questi minuscoli tunnel che, apparendo e scomparendo continuamente, creano una sorta di “effetto spugna” nello spazio-tempo, facendolo espandere.
Questa è solo una teoria e richiede molte più ricerche e prove per essere confermata, ma offre un nuovo modo intrigante di pensare a come funziona il nostro universo su scale incredibilmente piccole e incredibilmente grandi.
Miliardi, miliardi e miliardi di infinitesimali wormhole (anche noti come ponti di Einstein-Rosen) stanno “gonfiando” l’universo?
Implicazioni per la fisica quantistica
Stylianos Tsilioukas, dottorando all’Università di Tessaglia e coautore dello studio, afferma: “Sebbene il nostro risultato sia stato derivato sulla base della gravità quantistica euclidea, è probabile che la nostra modifica possa valere anche per altre teorie di gravità quantistica.” Questa affermazione suggerisce che la teoria potrebbe avere implicazioni più ampie per la nostra comprensione della fisica fondamentale.
Il team sostiene che la loro proposta si allinea bene con le osservazioni dell’universo reale. Tsilioukas aggiunge: “Secondo la nostra proposta, l’energia oscura può cambiare nel tempo. Questo è un vantaggio importante perché recenti osservazioni suggeriscono che il tasso di espansione dell’universo è diverso nei tempi recenti rispetto a quanto lo era nell’universo primordiale.“
Limitazioni e ricerche future
È importante notare che questa rimane una teoria che richiede ulteriori verifiche e ricerche. Gli stessi ricercatori sono consapevoli della necessità di approfondire lo studio. Tsilioukas ha dichiarato: “Stiamo lavorando in questo momento su un modello che calcola il tasso di formazione dei wormhole. La ricerca sembra promettente e speriamo di pubblicare i risultati molto presto.”
Wormhole, implicazioni per la cosmologia
Se confermata, questa teoria potrebbe avere profonde implicazioni per la nostra comprensione dell’universo. Potrebbe offrire una spiegazione alternativa all’energia oscura, che è stata a lungo un enigma per i cosmologi. Inoltre, potrebbe aprire nuove strade di ricerca nella fisica teorica e nella cosmologia.
La teoria dei wormhole microscopici come motore dell’espansione dell’universo è un esempio affascinante di come la fisica teorica continui a sfidare le nostre concezioni dell’universo. Certo, rimane una teoria speculativa: ma illustra la natura in continua evoluzione della nostra comprensione cosmica.
La possibilità che minuscoli wormhole possano influenzare la struttura dell’universo su larga scala è un concetto che sfida l’immaginazione e sottolinea quanto ancora abbiamo da scoprire sul cosmo.
L’articolo L’universo si espande ‘gonfiato’ da miliardi di wormhole al secondo è tratto da Futuro Prossimo.
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