Mal di schiena, 2 mesi per curarlo eliminando le cellule zombie Futuro Prossimo

Mal di schiena, 2 mesi per curarlo eliminando le cellule zombie Futuro Prossimo

La nostra schiena? Un campo di battaglia dove le cellule zombie seminano dolore e devastazione. Non è l’inizio di un film dell’orrore (o si?), ma quanto emerge da una ricerca rivoluzionaria dell’Università McGill. Quante volte abbiamo sentito dire che il mal di schiena è “normale con l’età”? Quante persone convivono con questo tormento quotidiano, mascherandolo con antidolorifici che trattano il sintomo ma ignorano la causa? La risposta arriva da un nuovo studio che punta il dito contro le cellule zombie (tecnicamente chiamate “cellule senescenti”) che si accumulano nei dischi spinali. Queste cellule, anziché morire come previsto dal ciclo naturale, rimangono in vita in uno stato disfunzionale, producendo sostanze infiammatorie che danneggiano i tessuti circostanti e generano quel dolore cronico che tormenta milioni di persone.

La vera causa del dolore cronico

Le cellule senescenti sono il nemico nascosto che abbiamo ignorato per troppo tempo. Mi colpisce particolarmente il fatto che queste cellule (ci tengo a chiarirlo perché il termine “zombie” può sembrare un po’ sensazionalistico, ma rende bene l’idea) non seguano il normale ciclo di vita cellulare. Non muoiono quando dovrebbero, e invece di essere utili all’organismo, diventano vere e proprie fabbriche di infiammazione.

Queste cellule zombie si accumulano nei dischi spinali a causa dell’invecchiamento o quando i dischi vengono danneggiati. E una volta lì, fanno un vero disastro: rilasciano sostanze infiammatorie, causano dolore persistente e danneggiano ulteriormente la colonna vertebrale. È un circolo vizioso particolarmente odioso, che spiega perché i normali antidolorifici offrono solo un sollievo temporaneo.

La nostra ricerca è entusiasmante perché suggerisce che potremmo essere in grado di trattare il mal di schiena in un modo completamente nuovo, rimuovendo le cellule che causano il problema, non semplicemente mascherando il dolore.

Queste parole di Lisbet Haglund, professoressa presso il Dipartimento di Chirurgia della McGill e co-direttrice del Laboratorio di Ricerca Ortopedica presso l’Ospedale Generale di Montreal (MUHC), racchiudono l’essenza rivoluzionaria di questo approccio.

I farmaci che eliminano le cellule zombie

Lo studio, condotto presso l’Alan Edwards Centre for Research on Pain dell’Ospedale Generale di Montreal, parte del MUHC, ha esplorato l’utilizzo di due farmaci: l’orto-vanillina (un composto naturale) e l’RG-7112 (un farmaco antitumorale approvato dalla FDA americana).

Il team di ricerca ha somministrato questi farmaci per via orale a dei topi, sia separatamente che in combinazione. I risultati? Francamente sorprendenti. Questi veri e propri farmaci senolitici sono riusciti a eliminare le cellule zombie dalla colonna vertebrale, ridurre il dolore e l’infiammazione, e persino rallentare o invertire i danni ai dischi spinali dopo appena otto settimane di trattamento. Ciascun farmaco ha avuto un effetto benefico, ma l’impatto è stato maggiore quando sono stati somministrati insieme. È come se i ricercatori avessero trovato la formula perfetta per questo problema così difficile da trattare.

L’incredibile potenziale di un composto naturale

L’inclusione dell’orto-Vanillina nello studio è avvenuta quasi per caso, e questo rende la scoperta ancora più affascinante. La Haglund ha spiegato che mentre testavano altri farmaci, il suo team ha deciso di aggiungere questo composto, derivato dalla curcuma e noto per le sue proprietà anti-infiammatorie, per vedere se potesse essere efficace in questa situazione.

I risultati offrono alcune delle prime prove che l’orto-Vanillina può eliminare le cellule zombie. Gli analoghi dell’RG-7112 sono noti per farlo nella ricerca sull’osteoartrite e sul cancro, ma non erano mai stati utilizzati per trattare il mal di schiena. È bello che uno dei farmaci potenzialmente risolutivi sia un composto naturale. È un promemoria che a volte le soluzioni più efficaci possono essere già presenti in natura, aspettando solo di essere scoperte o applicate in modi nuovi.

Prospettive future per le cellule zombie

Guardando al futuro, il team della Haglund lavorerà per migliorare la struttura dell’o-Vanillina per aiutarla a rimanere nel corpo più a lungo e diventare ancora più efficace. Ritengono che questi farmaci abbiano il potenziale per trattare anche altre malattie legate all’età causate da cellule senescenti, come l’artrite o l’osteoporosi.

La cosa più interessante di questa ricerca è che potrebbe trasformare l’approccio al trattamento del dolore lombare cronico per milioni di persone in tutto il mondo. Invece di limitarsi a mascherare i sintomi, questi farmaci potrebbero affrontare la causa alla radice del problema. E pensare che tutto è iniziato con l’aggiunta casuale di un composto naturale a uno studio… a volte le scoperte più importanti avvengono quando meno ce lo aspettiamo. Nel frattempo, le schiene doloranti di tutto il mondo, compresa la mia, attendono pazientemente (ma fate presto) che questa promettente ricerca si traduca in trattamenti disponibili per tutti noi.

L’articolo Mal di schiena, 2 mesi per curarlo eliminando le cellule zombie è tratto da Futuro Prossimo.

Medicina, Mal di schiena 

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