C’è un ristorante dove i fornelli non si accendono con gas o elettricità, ma con la pura energia del sole. Anzi, ci sarà, tra meno di tre settimane. A Marsiglia sta per aprire “Le Présage”: il primo ristorante europeo interamente alimentato a energia solare. Un progetto visionario che porta la firma di Pierre-André Aubert, ex ingegnere aeronautico con la passione per la cucina e l’ecologia, che promette di rivoluzionare il modo in cui concepiamo la ristorazione sostenibile. Benvenuti nell’era della gastronomia solare.
La storia di questo ristorante e del suo creatore è davvero interessante e curiosa. E arriva da lontano, dopo oltre dieci anni di lavoro e sperimentazioni. Ma come è nata l’idea di una cucina a energia solare? “Tutto è iniziato nel 2013,” dice Aubert, “quando ho inventato un forno solare per cucinare prodotti provenzali di stagione. Da lì ho capito che potevo unire le mie due grandi passioni: la gastronomia e l’ecologia”. Come? Vediamo un po’.
Dall’aeronautica ai fornelli (solari)
Le parabole che “alimentano” i fornelli del ristorante.
Pierre-André Aubert ha lavorato per anni come ingegnere nell’industria aeronautica, in Francia, India e Germania. Ma la sua vera passione è sempre stata la cucina. Così ha deciso di fare esperienza in un ristorante, poi in una brasserie, fino ad arrivare nelle cucine di alcuni chef stellati. È qui che nasce l’idea di coniugare alta gastronomia e sostenibilità ambientale: “Mi sono interrogato sulle energie che usiamo in cucina, gas o elettricità. E ho pensato: perché non sfruttare il sole, una fonte pulita e inesauribile?”.
Detto fatto. Nel 2015 Aubert lascia definitivamente l’aeronautica per dedicarsi anima e corpo al suo sogno. “Ho iniziato con una sorta di ‘guinguette solaire’, un chiosco alimentato a energia solare che cucinava in eventi e manifestazioni. Usavo uno specchio parabolico tipo Scheffler per concentrare i raggi del sole”. Il successo di questa prima sperimentazione lo convince a fare il grande passo: “Ho comprato un terreno a Château-Gombert, un quartiere di Marsiglia, e ho installato il mio ‘food truck’ solare in un container riadattato”.
L’avventura di un ristorante bioclimatico
L’ambizione di Aubert, lo avrete capito, non si è fermata a un food truck. Voleva creare un vero e proprio ristorante bioclimatico, costruito da zero per sfruttare al meglio l’energia solare. Così ha lanciato una raccolta fondi ed è riuscito a ottenere oltre 1,6 milioni di euro per realizzare il progetto. Nasce così “Le Présage“, un edificio all’avanguardia progettato dall’architetto Jérôme Solari, che ha ottenuto la certificazione francese “Bâtiments Durables Méditerranéens” (BDM) di categoria oro. È la più alta certificazione ecologica per un edificio in un clima mediterraneo.
Come è fatta? La struttura è concepita per ottimizzare l’uso della luce e del calore del sole. I muri sono in calcestruzzo di canapa, per un perfetto isolamento. Ha un sistema di raffrescamento a evaporazione per una climatizzazione naturale. E naturalmente la star del ristorante: i forni solari. “Abbiamo installato due grandi parabole riflettenti che concentrano i raggi su pentole e padelle. Il 21 maggio le ho accese per la prima volta: un’emozione indescrivibile”. Che riviviamo.
Non solo cucina: l’ambizione di un modello circolare
‘Le Présage’ punta ad essere un modello di economia circolare a 360 gradi. Per questo ha tra i prossimi passi quelli di riutilizzare le acque reflue attraverso la fitodepurazione, e di creare un piccolo impianto di metanizzazione per trasformare i rifiuti organici in biogas da usare in cucina. Un approccio olistico alla sostenibilità che potrebbe fare scuola nel mondo della ristorazione. Si, ma che si mangia in questo ristorante, alla fine? “La mia cucina è ancorata al territorio, ai prodotti locali e di stagione,” dice l’ex ingegnere. “Il sole di Marsiglia esalterà i sapori della Provenza, dalla ratatouille alla bouillabaisse, dai pomodori alle erbe aromatiche”.
L’entusiasmo è palpabile anche nelle piccole cose. Per Aubert è il coronamento di un sogno, l’inizio di una nuova avventura. Per noi potrebbe essere un piccolo esempio di nuovo paradigma. Il rendez-vous di alta cucina, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. E magari potrebbe ispirare altri ristoratori a seguire la stessa strada. Anzi, forse sta già succedendo: “Abbiamo ricevuto moltissime manifestazioni di interesse e sostegno per il ristorante. Non solo da Marsiglia, ma da tutta la Francia e anche dall’estero. Segno che i tempi sono maturi per una ristorazione più green e consapevole”.
Forse, come dice il nome del ristorante, questo è davvero il “Présage” di un futuro più luminoso e sostenibile. Non resta che prenotare un tavolo e andare a scoprirlo di persona. Solo una domanda, da italiano impertinente: di sera che si mangia? Cena fredda? Mi sa di si.
L’articolo Marsiglia: apre il primo ristorante europeo con cucina solare è tratto da Futuro Prossimo.
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