MEAPLANT: l'invenzione italiana per coltivare su muri e tetti Futuro Prossimo

MEAPLANT: l’invenzione italiana per coltivare su muri e tetti Futuro Prossimo

C’è una piccola grande rivoluzione verde che parte dall’Italia e che promette di cambiare il volto dell’agricoltura globale. Si chiama MEAPLANT ed è un innovativo sistema per coltivare fuori suolo a basso costo, ideato da due ricercatori indipendenti di Sanremo. Premiato con l’oro e il riconoscimento per le migliori invenzioni all’ultima Esposizione Internazionale delle Invenzioni di Ginevra, MEAPLANT rende la coltivazione facile per tutti e ovunque, senza bisogno di competenze specifiche o di grandi spazi. Le possibili applicazioni? Tante, dal piccolo (portare più orti e verde anche in città) al grande (dare una mano alla lotta contro la fame nel mondo). Diamo un’occhiata?

Due ricercatori italiani e uno “schiaffone” all’agricoltura fuori suolo

Dietro MEAPLANT ci sono la Dott.ssa Caterina Allera, biologa, e suo marito il Dott. Enrico Masella, ingegnere, entrambi di Sanremo. La Dott.ssa Allera ha lavorato per alcuni anni come ricercatrice presso il CREA di Sanremo, occupandosi di coltivazioni fuori suolo e agricoltura 4.0. Al termine di questa esperienza, ha unito le forze con suo marito per realizzare un nuovo sistema che semplificasse le problematiche delle tecniche esistenti, come l’idroponica, l’aeroponica o la coltivazione in substrato. Tecniche di cui abbiamo parlato spesso, anche di recente, e che hanno bisogno di una bella “sveglia” per trovare la giusta diffusione. Lo schiaffone potrebbe essere MEAPLANT?

Anzitutto partiamo dal nome. Dal prefisso, per la precisione. Questo MEA (Mission Easy Agriculture), acronimo, ma pure richiamo al latino. Mea, mia. Un sistema di coltivazione fuori suolo autonomo e facile da utilizzare, per tutti e per ciascuno. MEAPLANT consente produzioni molto più elevate, di qualità e sostenibili rispetto alle coltivazioni tradizionali. La grande innovazione di MEAPLANT sta nella sua semplicità: non sono necessari complessi controlli, personale specializzato o ambienti protetti. Chiunque, anche senza alcuna esperienza, può coltivare il proprio orto con facilità, ottenendo risultati superiori alle coltivazioni tradizionali.

Un momento dell’esposizione di Ginevra

Come funziona esattamente MEAPLANT, sistema per coltivare fuori suolo

MEAPLANT usa una rete di fili speciali al posto della terra o di altri substrati. Su questi fili si formano delle goccioline d’acqua e sali minerali, fornite da un sistema di irrigazione. Le radici delle piante possono assorbire facilmente l’acqua e i nutrienti direttamente da queste goccioline, senza accumulo di sali minerali in eccesso. Per coltivare con questo sistema è sufficiente aggiungere acqua e sali minerali in un serbatoio e impostare un timer per l’irrigazione. Non sono necessari particolari controlli o competenze, rendendo tutto accessibile a chiunque, ovunque si trovi.

Il metodo offre numerosi vantaggi: risparmio idrico fino al 90%, nessuna necessità di erbicidi o pesticidi, facilità di montaggio e smontaggio, utilizzo di materiali leggeri e riciclabili, funzionamento anche all’aperto e possibilità di coltivare insieme piante diverse. L’idea si ispira a fenomeni naturali, come la formazione di gocce di rugiada sulle ragnatele o la cattura dell’acqua da parte delle spine dei cactus. Semplice ed efficiente: un orto alla portata di tutti, anche in zone con scarsità d’acqua o nelle grandi città.

Coltivare meglio, coltivare tutti. Ovunque e senza fatica

MEAPLANT apre la strada a un’agricoltura più accessibile e democratica. Con questo sistema, anche gli anziani potranno coltivare senza fatica prodotti di qualità, godendo del piacere di avere il proprio orto anche in spazi ridotti. MEAPLANT consente di realizzare pareti o tetti verdi, aprendo la possibilità di portare il verde anche nelle aree urbane più degradate, con potenziali ricadute positive in termini di rigenerazione urbana e creazione di nuove opportunità di lavoro. Il sogno più grande dei due inventori, però, è che MEAPLANT possa diventare uno strumento per combattere la fame nel mondo. Grazie alla sua semplicità di utilizzo, al risparmio idrico fino al 90% e al basso costo, questo sistema di coltivazione potrebbe essere utilizzato dalle organizzazioni umanitarie per portare l’agricoltura anche nelle aree più svantaggiate del pianeta, contribuendo a migliorare la sicurezza alimentare e la qualità della vita di milioni di persone.

Caterina Allera ed Enrico Masella hanno aperto la strada a un futuro in cui l’agricoltura sarà più accessibile, sostenibile e democratica. Un futuro in cui ognuno di noi potrà coltivare il proprio cibo con facilità, contribuendo al contempo a rendere le nostre città più verdi e a combattere la fame nel mondo. Una rivoluzione verde che parte dall’Italia e che promette di “coltivare meglio” l’agricoltura globale. Bravi, bravi, bravi!

Un riconoscimento meritato

I due ricercatori premiati e contenti 🙂

L’importanza di MEAPLANT è stata riconosciuta a livello internazionale durante l’ultima Esposizione Internazionale delle Invenzioni di Ginevra. Una giuria di 102 specialisti ha conferito ai ricercatori italiani la medaglia d’oro con encomio di settore e il premio speciale per le migliori invenzioni dell’edizione 2024. Inoltre, il presidente della Federazione Francese degli Inventori (FFI), Gérard Roquillon, ha assegnato all’invenzione la medaglia d’oro del Grand Prix International Eiffel EFI. Un trionfo per i due ricercatori, una bella soddisfazione anche per l’Italia. Questa innovazione dimostra ancora una volta come il nostro Paese sia una fucina di ingegno e creatività, capace di dare risposte concrete alle sfide globali più urgenti. Per maggiori informazioni, qui c’è il sito ufficiale.

L’articolo MEAPLANT: l’invenzione italiana per coltivare su muri e tetti è tratto da Futuro Prossimo.

Ambiente, Italia Next, Agricoltura, invenzioni 

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