Vivere in campagna ha i suoi vantaggi, ma diciamocelo: spostarsi può essere una vera seccatura. O prendi la macchina e ti fai chilometri su chilometri, oppure aspetti ore che passi quel benedetto autobus o treno, sempre che ci sia. Non c’è da stupirsi che la maggior parte della gente preferisca l’auto, anche se significa ingorghi, stress e inquinamento. Ma se ci fosse una soluzione che cambia le carte in tavola? Quella che esploriamo qui si chiama Monocab, ed è un progetto abbastanza figo di cabina elettrica monorotaia su richiesta. Diamo un’occhiata insieme al funzionamento.
Quei geni della OWL University e soci
Dietro a Monocab c’è un dream team tedesco di cervelloni: la OWL University of Technology, la Bielefeld University of Applied Sciences e il Fraunhofer IOSB-INA (una vecchia conoscenza di Futuro Prossimo). Grazie ai soldi dell’Unione Europea, dal 2022 stanno lavorando per trasformare le ferrovie abbandonate in piste per pod elettrici super-tecnologici.
L’idea è questa: prenoti il tuo pod con un’app, lui ti viene a prendere alla stazione più vicina e ti porta in città tutto da solo, senza bisogno di guidare. Una specie di taxi autonomo su monorotaia.
Pod che si bilanciano da soli su monorotaia? Ci ha già pensato un certo Louis…
Ok, se vi hanno scongelato oggi starete pensando: “Ma questi pod come fanno a stare in equilibrio su un solo binario senza cadere?”. Il trucco sta in un sistema giroscopico che li fa auto-bilanciare, lasciando l’altro binario libero per i pod che viaggiano in direzione opposta. Una sola, vecchia rotaia diventa una strada con due sensi di marcia.
E se vi sembra ancora strano, pensate che un tale Louis Brennan ci aveva già pensato agli inizi del ‘900, costruendo una monorotaia auto-bilanciante che funzionava davvero.
Come sempre, il futuro è già qui: solo che non è ben distribuito.
E anche adesso, in effetti, c’è ancora qualche dettaglio da mettere a punto. Tipo evitare che i pod si ammucchino tutti da una parte, non proprio un dettaglio trascurabile. I nostri eroi ci stanno lavorando: l’idea è di creare una specie di “elevatore” che sposta i pod vuoti da un binario all’altro. Ci vorrà un po’ di pazienza: il prototipo definitivo sarà pronto entro il 2028.
Intanto, in una sperduta campagna tedesca (non è vero, non è sperduta. Mi stufo solo di recuperare il nome della località) i primi pod sperimentali stanno già macinando chilometri su un pezzetto di ferrovia. C’è il video, qui sotto. E vi dirò di più: il progetto di cabina monorotaia on demand piace talmente tanto che potrebbe rivoluzionare il trasporto pubblico nelle aree rurali di tutta Europa. Niente più code, niente più attese infinite, ma un servizio di pod a richiesta che ci porta dove vogliamo, quando vogliamo.
Il futuro viaggia su monorotaia
Monocab ha tutte le carte in regola per fare la sua piccola parte nel futuro della mobilità sostenibile. Perché usare l’auto quando si può avere un pod personale, comodo, veloce ed ecologico?
Teniamo d’occhio questi mattacchioni della OWL University e soci, perché se il loro progetto funziona, tra qualche anno potremmo ritrovarci a sfrecciare su monorotaia in mezzo al verde, mentre gli automobilisti rimangono imbottigliati nel traffico. Se non è una rivoluzione questa: salire su una cabina tutta per noi, goderci il panorama e arrivare a destinazione senza stress, sapendo di aver fatto una scelta giusta per noi e per il pianeta.
Scusate se è poco.
L’articolo Monocab, cabina monorotaia on demand sulle vecchie ferrovie è tratto da Futuro Prossimo.
Trasporti, Veicoli autonomi