Un lago profondo 80 metri nel cuore della Gran Bretagna sta custodendo un segreto rivoluzionario. Qui, lontano dai riflettori, un team di scienziati e ingegneri sta lavorando a DEEP, un progetto visionario che promette di realizzare il sogno dell’umanità di colonizzare gli oceani. Con un misterioso donatore pronto a investire centinaia di milioni di sterline, questa volta non si tratta di follie pericolose (ricordate OceanGate?) ma di una vera e propria rivoluzione scientifica.
Oltre il turismo estremo
Il disastro del Titan di OceanGate ha gettato un’ombra lunga sul turismo sottomarino, rivelando i rischi di un approccio guidato dal profitto e poco attento alla sicurezza. I progetti (anche promettenti) si sono arenati sotto una brutta lente e cattivissima percezione popolare. Dici “sottomarino” e tutti dicono “pazzia”.
Ci sono però dei progetti che stanno tracciando una rotta completamente diversa. DEEP si distingue per il suo approccio rigoroso e scientifico, in collaborazione con l’agenzia di accreditamento internazionale Det Norske Veritas (DNV) per garantire i più alti standard di sicurezza.
Una visione ambiziosa
“L’obiettivo è vivere nell’oceano, per sempre. Avere insediamenti umani permanenti in tutti gli oceani del mondo”, afferma Mike Shackleford, direttore operativo di DEEP. Non si tratta di una promessa vuota: il progetto, come detto, sta già prendendo una forma concreta nel Gloucestershire, dove un lago profondo 80 metri serve come campo di prova per veicoli sommergibili e strutture sottomarine.
La base operativa di DEEP non è solo un centro di test. Include anche una “scuola di formazione” dove gli scienziati imparano a vivere e lavorare in ambienti sottomarini. Le strutture includono un prototipo a grandezza naturale della “sentinel”, la base sottomarina progettata dall’azienda: un’area ricreativa con una cupola emisferica di sei metri di diametro e oblò che offrono una vista panoramica sull’ambiente circostante.
Chi è il donatore misterioso?
A rendere possibile questo ambizioso progetto è un anonimo investitore privato, disposto a investire centinaia di milioni di sterline. Il team dirigenziale mantiene il riserbo non solo sull’entità esatta dell’investimento (si sa solo che supera significativamente i 100 milioni di sterline destinati al campus DEEP vicino a Chepstow) ma anche sull’identità del benefattore.
Tecnologia e innovazione
Il progetto richiede lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia, dai sottomarini di nuova generazione alla rete di basi sottomarine denominate “sentinel”. DEEP mantiene un approccio trasparente, documentando sul proprio sito web i processi ingegneristici e le sfide affrontate, in netto contrasto con la segretezza che caratterizzava OceanGate.
Se Elon Musk sogna di colonizzare Marte e Mark Zuckerberg investe nel “redivivo” metaverso, il progetto DEEP sembra offrire benefici più tangibili per l’umanità. L’esplorazione e la comprensione degli oceani potrebbero rivelarsi cruciali per il futuro del nostro pianeta, a condizione che la sicurezza e la ricerca scientifica rimangano prioritarie rispetto al profitto.
Un futuro sostenibile
A differenza di OceanGate, che cercava di attrarre clienti facoltosi per brevi escursioni sottomarine, DEEP punta a creare una presenza umana permanente negli oceani. Questo approccio potrebbe non solo aumentare la nostra comprensione degli ambienti marini, ma anche aprire nuove frontiere per la ricerca scientifica e lo sviluppo sostenibile. Lo ricordo: il 95% delle nostre profondità marine è ancora inesplorato.
Le sfide da affrontare
Il cammino verso la realizzazione di insediamenti sottomarini permanenti è lungo e complesso. Oltre alle sfide tecniche e ingegneristiche, il progetto dovrà affrontare questioni di sicurezza, sostenibilità e impatto ambientale. Ma con un approccio scientifico rigoroso e risorse adeguate, DEEP potrebbe davvero trasformare il nostro rapporto con gli oceani, aprendo nuovi orizzonti per l’umanità.
L’articolo OceanGate? il passato: DEEP progetta città sottomarine è tratto da Futuro Prossimo.
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