Perchè, se ci estinguiamo, i polpi saranno i nostri eredi Futuro Prossimo

Perchè, se ci estinguiamo, i polpi saranno i nostri eredi Futuro Prossimo

Mettete un attimo da parte droni del New Jersey, nazisti dell’Illinois, alieni e intelligenze artificiali. Se state cercando i potenziali eredi della razza umana sulla Terra, potreste trovarli molto più vicino di quanto pensiate. Anzi, proprio sott’acqua. Sto parlando dei polpi, quelle creature marine tanto strane quanto affascinanti che, secondo alcuni esperti, avrebbero tutte le carte in regola per evolversi in una civiltà dominante, nel caso in cui la nostra specie dovesse estinguersi.

Ma come è possibile? Cosa rende i polpi dei candidati così promettenti per il ruolo di “nuovi umani”? La risposta vi lascerà a bocca aperta (e forse con un po’ di invidia).

Piccolo flashback: se invece volete vedere come sarebbe andata se fossero sopravvissuti i dinosauri, qui c’è pane per le vostre zanne.

Il futuro è dei polpi, parola di esperti

polpi

Sul serio, se sparisse la specie umana (c’è solo l’imbarazzo della scelta sulle cause) avremmo una società “polpesca”? Non è una pia ipotesi, non parlo per sentito dire. Si tratta di una teoria affascinante e sostenuta da diversi scienziati autorevoli. Tra questi c’è il biologo Tim Coulson dell’Università di Oxford, che ha sottolineato come i polpi abbiano dalla loro la versatilità, e il vantaggio di essere diffusi in una grande varietà di habitat marini.

Anche Peter Godfrey-Smith dell’Università di Sydney concorda sul potenziale dei polpi, pur evidenziando alcune sfide che dovrebbero superare per risolvere. Nel frattempo, Andy Dobson di Princeton suggerisce che se non saranno i polpi a spodestarci, potrebbero essere i nematodi. Insomma, il futuro post-umano è tutto da scrivere.

Una mente (quasi) da computer

I polpi hanno dei cervelli che elaborano le informazioni in modo simile a un computer. Il polpo Paul, quello che sembrava predire i risultati dei Mondiali, era il più fesso della compagnia. Qui si parla di veri e propri geni del calcolo. La loro intelligenza deriva dall’avere più arti e occhi enormi per percepire l’ambiente circostante. È come se avessero un potente centro di elaborazione dati al posto del cervello. Impressionante, no?

Non solo hanno una mente brillante, ma sanno anche usare gli strumenti. Alcune specie sono state osservate mentre trasportavano gusci di cocco per usarli come armatura o riparo. E nei laboratori hanno usato attrezzi per risolvere labirinti e enigmi degni di Harry Potter. Polpi maghetti.

Asociali… Per ora

A guardarla tutta, un problemino c’è. Come detto, i polpi al momento sono piuttosto asociali, a volte pure cannibali. Mica come noi umani sempre amichevoli e pacifici, eh? Alcuni scienziati, però, hanno notato che certe specie stanno iniziando a vivere in gruppi di 10 o più individui. È già qualcosa. Se imparano a collaborare e crescere insieme i piccoli, potrebbero gettare le basi per una società.

Chi lo sa, magari tra qualche milione di anni vedremo dei polpi che vanno a fare aperitivo insieme.

Potere ai polpi! L’ostacolo più grande? Noi

Qui casca l’asino. Il vero problema per l’ascesa dei polpi siamo proprio noi umani. Li cacciamo, inquiniamo i loro habitat, stiamo scaldando gli oceani… Insomma, gli stiamo rendendo la vita difficile. Secondo questa ricerca, per essere precisi, impossibile. Se vogliamo che i polpi abbiano un futuro, oltre a estinguerci, dovremmo anche smetterla di danneggiarli.

Nel caso, comunque, se alla fine i polpi non ce la faranno, ci sono altri candidati pronti a “rubarci” il titolo di specie dominante. C’è chi punta sui nematodi (praticamente dei vermi), chi sui cacatua. Mah. Io continuo a tifare polpo. Sono così carismatici con quei tentacoli.

E poi, dopo aver visto il video di quel polpo che “suona” la batteria, non posso fare a meno di immaginarmi una civiltà di polpi rockettari. Il futuro che ci meritiamo!

L’articolo Perchè, se ci estinguiamo, i polpi saranno i nostri eredi è tratto da Futuro Prossimo.

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