Ricordate l’ultima volta che avete stretto la mano a qualcuno o afferrato una tazza di caffè senza pensarci? Per molte persone, questi gesti quotidiani sono diventati una sfida. Ma c’è una novità nel mondo della riabilitazione che sta facendo parlare di sé: un guanto robotico che promette di ridare forza alle mani indebolite. È come avere un superpotere nascosto nel palmo della mano.
Carbonhand: tecnologia al servizio della riabilitazione
Carbonhand, sviluppato dall’azienda svedese Bioservo, è un bel passo avanti nella tecnologia assistiva. Questo guanto robotico morbido è progettato per supportare attività quotidiane come innaffiare le piante, riempire il bollitore o sbucciare le patate, offrendo nuove possibilità a chi soffre di condizioni come osteoartrite o miosite.
Anche semplicemente afferrare una tazza di caffè è doloroso e difficile per chi soffre di problemi motori.
Come funziona il guanto robotico
Carbonhand utilizza una combinazione di sensori di pressione e motori per fornire assistenza quando necessario. I sensori, posizionati strategicamente nel guanto, rilevano quando l’utente cerca di afferrare un oggetto.
I segnali vengono poi elaborati da un sistema di controllo che attiva i motori, i quali tirano dei “tendini artificiali” per creare una presa naturale e dinamica. Il sistema può applicare fino a 20 newton di forza per dito. Niente male, uh?
Dall’industria alla casa: l’evoluzione del guanto robotico
La storia di questo dispositivo è affascinante quanto la tecnologia stessa. Il concetto è nato nei laboratori di meccatronica del Royal Institute of Technology svedese, evolvendosi poi attraverso collaborazioni con giganti come la NASA e General Motors. Inizialmente pensato per prevenire infortuni da sforzo ripetitivo in ambito industriale, il guanto ha trovato la sua vera vocazione nell’assistenza domiciliare e nella riabilitazione.
Carbonhand non si limita a una singola condizione. Il suo potenziale, come detto, si estende a una vasta gamma di situazioni cliniche. Tra queste:
Sclerosi multipla
Lesioni del midollo spinale
Miosite
Osteoartrite
Debolezza post-ictus
Lesioni traumatiche
Questa versatilità lo rende uno strumento prezioso nel campo della riabilitazione, offrendo speranza a molti che lottano per mantenere la loro indipendenza.
La personalizzazione al centro
La presa del guanto robotico può essere configurata e regolata direttamente da un’app per smartphone.
Una delle caratteristiche più innovative del Carbonhand è la sua capacità di adattarsi alle esigenze individuali. Attraverso un’app mobile dedicata, è possibile personalizzare le impostazioni del guanto. Questo livello di customizzazione assicura che ogni utente possa ottenere il massimo beneficio dal dispositivo, adattandolo alle proprie specifiche necessità di riabilitazione.
Non conosco ancora il prezzo del dispositivo (non è stato ancora rivelato), ma il suo impatto potenziale sulla qualità della vita dei pazienti potrebbe essere inestimabile. È il caso di dirlo: la tecnologia assistiva avrà sempre più presa sulla qualità della vita.
L’articolo Riabilitazione 2.0: Carbonhand, guanto robot contro la presa debole è tratto da Futuro Prossimo.
Robotica, Tecnologia