A volte le più grandi scoperte nascono dagli incontri più improbabili. Chi avrebbe mai pensato che un comune disinfettante come il betadine potesse essere la chiave per sviluppare una batteria ultrarapida capace di rivoluzionare il futuro dei trasporti? Eppure è proprio quello che hanno scoperto i ricercatori dell’Università Monash in Australia. Sentite qua.
La tecnologia ultrarapida che rivoluziona le batterie
I ricercatori hanno sviluppato una chimica delle batterie completamente nuova, utilizzando il betadine in modo innovativo. La scoperta ha portato a una soluzione ultrarapida che potrebbe raddoppiare la densità energetica delle attuali batterie agli ioni di litio.
Maleesha Nishshanke, primo autore dello studio (che vi linko qui), ha evidenziato come il team sia riuscito ad accelerare i tempi di carica e scarica, rendendo questa tecnologia adatta per applicazioni reali ad alta potenza.
Abbiamo trovato un modo per accelerare i tassi di carica e scarica, rendendo queste batterie un’opzione praticabile per un uso intensivo nel mondo reale.
Una scoperta sorprendente nel campo delle batterie al litio-zolfo
La tecnologia ultrarapida si basa sulle batterie litio-zolfo (Li-S), che utilizzano materiali comuni con un alto potenziale di capacità. Il vero punto di svolta è stato proprio l’uso del betadine (il nome commerciale dello iodopovidone, un principio attivo antimicrobico e antisettico) per superare i limiti tradizionali di questa tecnologia.
Petar Jovanović, co-autore principale dello studio, sottolinea come questa soluzione ultrarapida rappresenti una svolta non solo per i veicoli elettrici a lungo raggio, ma soprattutto per sviluppi in settori come l’aviazione e il trasporto marittimo.
Prestazioni che superano ogni aspettativa
La nuova batteria ultrarapida promette prestazioni impressionanti: un’autonomia di oltre 1000 chilometri con un tempo di ricarica di poche ore. Per contestualizzare, il team ha calcolato che sarebbe possibile percorrere il tragitto Milano-Napoli (circa 800 km di percorso autostradale) con una singola carica.
Il Professor Mainak Majumder, co-ricercatore principale, evidenzia come questa tecnologia potrebbe avere impatti significativi sull’occupazione e la crescita economica, vista la crescente domanda di batterie ad alte prestazioni.
Le implicazioni per il futuro della mobilità
La ricarica ultrarapida, come detto, non si limita ai trasporti terrestri. Con il supporto dell’Aeronautica Militare USA i ricercatori stanno esplorando applicazioni nel campo dell’aviazione elettrica e dei droni.
La leggerezza e l’efficienza di queste batterie potrebbero rappresentare una svolta decisiva per il futuro del volo elettrico, un settore che finora ha dovuto fare i conti con i limiti delle tecnologie esistenti.
Batteria ultrarapida, i prossimi passi
L’impatto di questa tecnologia ultrarapida potrebbe estendersi ben oltre i trasporti. Gli smartphone del futuro potrebbero ricaricarsi in pochi secondi, e anche l’integrazione con le energie rinnovabili potrebbe diventare più efficiente.
Il team continuerà a perfezionare la tecnologia, cercando modi per migliorare ulteriormente le prestazioni. Con il crescente interesse per la mobilità elettrica e la necessità di soluzioni di stoccaggio energetico più efficienti, questa scoperta potrebbe segnare un punto di svolta nel nostro percorso verso un futuro più sostenibile.
L’articolo Ricarica ultrarapida al betadine: 1000 km con 2 ore di carica è tratto da Futuro Prossimo.
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