Leggiamo ogni giorno di progressi nel campo medico, e sorprende che una delle risorse più preziose e insostituibili sia ancora il sangue umano. Eppure, nonostante i progressi della scienza, trovare donatori di sangue compatibili rimane una sfida quotidiana per ospedali e pazienti di tutto il globo. E se vi dicessi che la soluzione potrebbe trovarsi proprio dentro di noi (ed essere giusta, contrariamente a cosa direbbe ‘Quelo’)? Guardatevi allo specchio, scopritevi la pancia. Da qualche parte di fronte a voi c’è il vostro intestino: e questa ricerca (che vi linko) inizia da proprio da lì.
Una scoperta rivoluzionaria
Un team di ricercatori danesi e svedesi ha identificato una miscela di enzimi prodotti da una specie di batteri presenti nel nostro intestino, akkermansia muciniphila. Si tratta di batteri “osservati speciali”, con tanti promettenti potenzialità. Ora, anche quella di trasformare i globuli rossi in gruppo sanguigno universale 0 con “efficienza notevolmente elevata”. Questa scoperta migliora un’idea nata ben 40 anni fa, quando gli scienziati scoprirono un altro enzima, stavolta estratto dai chicchi di caffè, capace di “spogliare” le cellule di tipo B delle loro strutture zuccherine superficiali.
Quella reazione enzimatica, però, era molto inefficiente: e rendeva impraticabile l’uso su larga scala. Nonostante i promettenti risultati iniziali nelle sperimentazioni cliniche, furono sollevate preoccupazioni sulla sicurezza. E a ragion veduta. Per motivi ancora oggi sconosciuti, il sangue ottenuto era talvolta ancora incompatibile nei riceventi, nonostante le cellule dei donatori di sangue fossero state private di quasi tutti i loro antigeni.
Tutti i donatori di sangue saranno donatori universali?
Cosa rende speciali i nuovi enzimi scoperti? Mathias Jensen, Linn Stenfelt e colleghi alla Technical University of Denmark hanno testato gli enzimi su globuli rossi di diversi donatori di sangue, e vari sottotipi A e B. Hanno incubato gli enzimi ad alte concentrazioni di globuli rossi, a temperatura ambiente e per soli 30 minuti, migliorando le condizioni di processamento più lunghe e meno efficienti dei candidati precedenti. Risultato? Gli enzimi scelti hanno anche rimosso tutte e quattro le estensioni note degli antigeni del gruppo A e B dai globuli rossi, oltre ai più corti antigeni A e B canonici di altri sottotipi di sangue.
La rimozione ha ridotto l’incompatibilità delle cellule di tipo B trattate con campioni di plasma a meno del 9%. E ha reso meno gravi le reazioni nei casi in cui si sono verificate. Ulteriori studi permetteranno di capire perché una piccola frazione di globuli rossi apparentemente privi di zuccheri reagisca ancora con i plasmi del gruppo 0, e per migliorare la conversione delle cellule del sangue del gruppo A. La strada, in sintesi, sembra quella giusta.
Nuove frontiere per la medicina trasfusionale
I ricercatori sono entusiasti. Dicono di aver trovato “un anello mancante” nella produzione di sangue universale per trasfusioni, e potenzialmente per trapianti di organi. Nel 2022, fu usata una strategia simile (con enzimi diversi) per convertire polmoni donati dal gruppo sanguigno A al tipo universale 0 in condizioni di laboratorio. Questo nuovo lavoro potrebbe migliorare quegli sforzi abbastanza da soddisfare gli standard di sicurezza richiesti per le sperimentazioni di trapianto umano.
In un futuro non troppo lontano, grazie a questi straordinari enzimi “intestinali”, le banche del sangue potrebbero disporre di scorte sempre pronte di globuli rossi universali. Significherebbe la salvezza per innumerevoli vite in emergenze mediche, e l’addio alla dipendenza da donatori di sangue specifici. Una prospettiva entusiasmante che apre nuove frontiere per la medicina trasfusionale e i trapianti, avvicinandoci all’obiettivo di una sanità più universale e accessibile per tutti.
L’articolo Scoperti enzimi che cambiano il gruppo sanguigno dei donatori di sangue è tratto da Futuro Prossimo.
Medicina, Sangue