Vi siete mai chiesti che fine fanno i pannelli solari quando smettono di funzionare? Si eh? O lo avete sentito dire agli scettici del solare. A quanto pare, un gruppo di innovatori italiani ci ha pensato più di noi, e la loro soluzione potrebbe far brillare gli occhi di ambientalisti ed economisti annessi. Dallo smaltimento pannelli alla miniera urbana: ecco come un forno molto speciale sta trasformando un problema in una risorsa preziosa. Letteralmente.
Quando il sole tramonta sui pannelli solari
Avete in casa un fedele elettrodomestico che vi ha servito per 30 anni (almeno secondo Forbes)? È pronto per la pensione, e un giorno dovrete dirgli addio. Non sarà solo. Immaginatene 50 milioni, tutti pronti per la pensione nello stesso momento. Benvenuti nel mondo dello smaltimento pannelli solari, un problema che sta crescendo giorno per giorno tra le pieghe del boom dell’energia verde.
I pannelli solari sono fantastici. Fantastici, veramente. Ci regalano energia pulita, ci riducono le bollette. Sono una favola moderna, e come tutte le favole hanno una fine, ma non tutti vivono felici e contenti.
Smaltimento pannelli, il lato oscuro dell’energia solare
Lo smaltimento pannelli non è una passeggiata, e il mondo non è ancora ben attrezzato a praticarlo. Questi giganteschi rettangoli luccicanti sono un mix di vetro, metalli preziosi e materiali che farebbero impallidire un chimico. Buttarli in discarica? Sarebbe come gettare una miniera d’oro nell’oceano. Bruciarli? Fermi lì, che vi denuncio.
Un pannello fotovoltaico a fine vita ha ancora molto da dare. Può essere considerato una piccola miniera di elementi preziosi.
Francesco Miserocchi, chief technology officer di 9Tech
E ha ragione. Ma come estrarre questi tesori senza trasformare il processo in un incubo ambientale? Forse lui ne sa qualcosa.
Immagine: Depositphotos
9Tech: alchimisti italiani del terzo millennio
9Tech è una startup di Venezia che ha deciso di affrontare lo smaltimento pannelli come se fosse una sfida di MasterChef. Il loro piatto ha un ingrediente segreto: un forno di combustione che fa sembrare il vostro forno da cucina un giocattolo.
Questo super forno riscalda i pannelli a oltre 398 gradi Celsius. A questa temperatura, semplicemente gli adesivi che tengono insieme il pannello si vaporizzano. Il forno non lascia che questi vapori finiscano nell’atmosfera, ma li cattura. È come se avesse una cappa aspirante incorporata, ma molto, molto più efficiente.
La magia del riciclo: da rifiuto a tesoro
Una volta che gli adesivi sono stati rimossi, il vero spettacolo inizia. Il forno diventa un chirurgo di precisione, separando silicio, argento e rame come se stesse disossando un pollo. Ma con molta più grazia.
Il risultato? Un recupero del 90% dell’argento e del 99% del rame. È come se avessero trovato un modo per spremere fino all’ultima goccia di succo da un’arancia. Solo che in questo caso, l’arancia è un pannello solare e il succo vale oro.
Il guadagno della perfezione
Ora, so cosa state pensando: “Tutto molto bello, ma quanto costa questa magia?”. Beh, non vi mentirò. Il processo di 9Tech è più costoso del semplice “butta tutto in discarica e non pensarci più”. Ma qui sta il bello: i materiali recuperati potrebbero più che compensare i costi extra.
Alla fine, invece di pagare per sbarazzarvi dei pannelli, potremmo perfino guadagnare dalla loro pensione, e dalla loro successiva rinascita. Il futuro, lo speriamo tutti, è circolare.
Smaltimento pannelli, la morale della favola
Mentre 9Tech si prepara a costruire un impianto più grande (pensano di gestire fino a 800 moduli solare al giorno), non posso fare a meno di chiedermi: è questo il futuro dello smaltimento pannelli?
Marzullianamente, mi rispondo pure. E mi dico sì. Lo smaltimento pannelli, da potenziale incubo ambientale, si sta trasformando in un’opportunità. Il sole tramonta, e l’alba porta altro futuro, altra energia.
L’articolo Smaltimento pannelli: startup italiana ne ricicla il 99% senza inquinare è tratto da Futuro Prossimo.
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