C’è una notizia destinata a cambiare in meglio la vita di milioni di diabetici in tutta Europa. L’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha infatti dato il via libera alla prima insulina settimanale al mondo. Un’autentica rivoluzione, che promette di semplificare enormemente la gestione di una malattia tanto diffusa quanto impegnativa. Ma andiamo con ordine.
Una svolta attesa da oltre un secolo
L’approvazione dell’Ema arriva a ben 101 anni dalla scoperta dell’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue e la cui carenza è alla base del diabete. Fino ad oggi, i pazienti dovevano iniettarsi l’insulina ogni giorno, da una a quattro volte, per un totale di almeno 365 iniezioni l’anno. Un impegno gravoso, che richiedeva una costante attenzione e poteva impattare negativamente sulla qualità di vita.
Con la nuova insulina settimanale, invece, il numero di somministrazioni si riduce drasticamente: appena 52 in un anno. Un cambiamento epocale, reso possibile grazie al lavoro di ricerca della Novo Nordisk, che ha sviluppato una formulazione a rilascio prolungato in grado di mantenere stabili i livelli di zucchero per un’intera settimana. Sotto con le azioni: dopo Ozempic (venduta fino a pochissimo fa a prezzi scandalosamente alti) questo si annuncia un altro colpo incredibile per l’azienda farmaceutica danese.
Riccardo Candido
Insulina settimanale, benefici per i pazienti (e l’ambiente)
I vantaggi di questa innovazione sono molti ed evidenti. In primo luogo, la riduzione delle iniezioni semplificherà notevolmente la gestione del diabete, favorendo una maggiore aderenza alle terapie e di conseguenza un miglior controllo della malattia. È chiaro, meno punture significano anche meno stress e disagi per i pazienti, con un impatto positivo sulla loro qualità di vita. Ma i benefici dell’insulina settimanale non si fermano qui. Il farmaco avrà ricadute positive anche sull’ambiente (non scherzo e non è un dettaglio trascurabile), con una significativa riduzione delle emissioni di CO2 legate alla produzione e allo smaltimento di siringhe e aghi.
Insulina settimanale, i prossimi passi
Naturalmente, l’approvazione dell’Ema è solo il primo passo di un percorso che dovrà ora coinvolgere le autorità regolatorie nazionali. In Italia, ad esempio, si attende il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) per la effettiva disponibilità del nuovo farmaco sul territorio.
Ma la comunità medica è fiduciosa. “L’auspicio è che adesso gli enti regolatori nazionali, a partire dall’Aifa, si adoperino per garantire in tempi rapidi la disponibilità di questo nuovo farmaco”, ha dichiarato il professor Riccardo Candido, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi. Secondo l’esperto, infatti, l’insulina settimanale può davvero rappresentare “un percorso di cura con insulina più semplice e più efficace, e quindi, in definitiva, più salute e miglior qualità di vita per le persone con diabete”.
Una pietra miliare nella lotta al diabete
L’approvazione della prima insulina settimanale al mondo da parte dell’Ema costituisce un evento storico nella lotta al diabete. Una malattia che, secondo i dati più recenti, colpisce oltre 400 milioni di persone nel mondo e che rappresenta una delle principali sfide per i sistemi sanitari globali. Con questa innovazione terapeutica, si apre una nuova era nella gestione del diabete, fatta di maggiore semplicità, migliore qualità di vita e più efficacia nel controllo della malattia. Un traguardo reso possibile dall’impegno della ricerca scientifica e dall’innovazione dell’industria farmaceutica, ma soprattutto una speranza concreta per milioni di pazienti in tutto il mondo.
La strada verso la cura definitiva del diabete è (forse, non scommetterei sul contrario) ancora lunga, e ogni passo avanti rappresenta una vittoria. L’insulina settimanale, senza dubbio, è un passo da gigante.
L’articolo Svolta nel diabete: approvata in UE la prima insulina settimanale al mondo è tratto da Futuro Prossimo.
Medicina, diabete