Il pane appena sfornato, la pasta al dente, un croissant croccante: per molti sono piaceri quotidiani, ma per chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine rappresentano un rischio per la salute. Ora, grazie a un team di ricercatori spagnoli, si apre una nuova possibilità: un grano senza glutine. Per essere precisi, con una riduzione del glutine del 97,7%.
Utilizzando la tecnologia CRISPR-Cas9, questi scienziati stanno riscrivendo il DNA del frumento, aprendo la strada a una rivoluzione nell’alimentazione. Immaginate un futuro in cui prodotti a base di grano siano accessibili a tutti, senza compromessi sul gusto o sulla salute. Ma come funziona esattamente questa tecnologia? E quali implicazioni avrà non solo per chi segue una dieta senza glutine, ma per l’intera industria alimentare?
La rivoluzione del CRISPR-Cas9 nel mondo del grano
L’Istituto per l’Agricoltura Sostenibile e l’Università dei Paesi Baschi in Spagna hanno fatto un passo da gigante nella creazione di grano a bassissimo contenuto di glutine (vi linko qui lo studio). Ma come ci sono riusciti?
La chiave, come detto, è la tecnologia CRISPR-Cas9, un potente strumento di editing genetico. I ricercatori l’hanno utilizzata per modificare i geni responsabili della produzione delle proteine del glutine nel grano, in particolare le γ- e ω-gliadine.
“È come se avessimo un editor di testo per il DNA del grano”, spiega uno dei ricercatori. “Possiamo selezionare precisamente i geni che vogliamo modificare, senza toccare il resto del genoma”.
I ricercatori hanno usato una tecnica di editing genetico per modificare i geni responsabili della produzione delle proteine del glutine nel grano, ottenendo un grano a bassissimo contenuto di glutine, e un grano senza glutine. Immagine: Depositphotos
Grano senza glutine: risultati sorprendenti e promesse future
I risultati dello studio sono a dir poco impressionanti:
Riduzione del glutine fino al 97,7%;
Le mutazioni sono state ereditate dalla progenie;
Incrociando queste linee con altre già modificate per ridurre le α-gliadine, si è ottenuto grano con contenuto di glutine da molto basso a nullo.
Tutti dati che aprono scenari entusiasmanti per il futuro dell’alimentazione senza glutine, ma non solo. Già, perché la scoperta non riguarda solo chi soffre di celiachia. Potrebbe avere un impatto significativo anche per: persone con sensibilità al glutine non celiaca (NCWS), individui con allergie alimentari IgE-mediate, e in generale chiunque cerchi di ridurre il consumo di glutine per scelta personale.
Le sfide da affrontare
Nonostante l’entusiasmo, ci sono ancora ostacoli da superare:
Test clinici: È necessario valutare la risposta immunitaria in pazienti celiaci e NCWS;
Regolamentazione: Le normative sugli OGM potrebbero influenzare l’approvazione di questi prodotti;
Accettazione pubblica: C’è ancora scetticismo riguardo agli alimenti geneticamente modificati.
Il futuro senza glutine è già qui: cosa ci aspetta?
I ricercatori stanno già guardando oltre. Il prossimo passo? Effettuare test di stimolazione con cellule mononucleate del sangue periferico per comprendere meglio la risposta immunogenica nei pazienti celiaci e NCWS.Ma le implicazioni vanno ben oltre il laboratorio.
Pensate a come potrebbe cambiare l’industria alimentare. Ci aspettano nuove linee di prodotti per celiaci con gusto e consistenza più simili ai prodotti tradizionali, e una possibile riduzione dei costi per gli alimenti senza glutine.
Conclusione: un futuro più inclusivo a tavola
La creazione di grano a basso e nullo contenuto di glutine tramite editing genetico rappresenta un potenziale punto di svolta nel modo in cui pensiamo al cibo e all’inclusività alimentare. Potrebbe aprire la porta a un futuro in cui le restrizioni dietetiche non sono più un ostacolo alla condivisione e al godimento del cibo.
E voi, cosa ne pensate? Sareste disposti a provare prodotti a base di questo nuovo grano? Credete che possa davvero cambiare la vita di chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine? Condividete le vostre opinioni nei commenti!
L’articolo Svolta per i celiaci: il grano senza glutine è realtà (in laboratorio) è tratto da Futuro Prossimo.
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