Nonostante l’ultimo film di Matrix sembrasse un monito sui rischi di sfruttare eccessivamente un’iconica proprietà intellettuale sovversiva, la Warner Bros ha deciso di attingere nuovamente a questa fonte. Preparatevi a scegliere ancora una volta tra pillola rossa e pillola blu, perché sta arrivando un quinto capitolo della saga, e io non sono ancora uscito vivo dal quarto.
Un nuovo architetto per Matrix
Secondo quanto riportato dal sito Deadline, è Drew Goddard, noto per aver scritto “The Martian”, la persona scelta per scrivere e dirigere un altro film di Matrix. Avete letto bene: non ci saranno le sorelle Wachowski (anche se il film è prodotto da una di loro, Lana). Al momento, il nuovo film non ha ancora un titolo o una data di uscita prevista, e non è stato annunciato chi tra le star del franchise come Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Laurence Fishburne, Yahya Abdul-Mateen II o Jessica Henwick riprenderanno i loro ruoli. Potrebbero essere tutti, difficilmente non sarà nessuno di loro: la produttrice da questo punto di vista è una garanzia.
In una dichiarazione Jesse Ehrman, capo della produzione di Warner Bros. Motion Pictures, ha affermato che Goddard si è presentato agli studios con un’idea fresca per il futuro del franchise, che onorerebbe “ciò che Lana e Lilly [Wachowski] hanno iniziato oltre 25 anni fa” e offrirebbe “una prospettiva unica basata sul suo amore per la serie e i suoi personaggi”.
Un regista-superfan di Matrix
Goddard stesso ha espresso il suo entusiasmo per il progetto, con una dichiarazione che è tutta un programma:
Non è un’iperbole dire che i film di Matrix hanno cambiato sia il cinema che la mia vita. L’arte squisita di Lana e Lilly mi ispira quotidianamente, e sono immensamente grato per l’opportunità di raccontare storie nel loro mondo.
Si, ok, mi fa piacere, ma quale sarà la trama? Ruoterà ancora intorno a Neo e Trinity, o il film si concentrerà su nuovi personaggi? E soprattutto, riuscirà questo quinto capitolo a catturare la magia e l’innovazione che hanno reso il primo film un classico instantaneo?
Solo il tempo potrà dirlo. Sempre che abbia ancora qualcosa da dire: e qui vengo al punto della questione.
Finirà per prendere sonno anche lui?
L’eredità di Matrix
È innegabile che i film di Matrix abbiano lasciato un segno indelebile nella cultura pop. Il primo, uscito nel 1999, ha ridefinito il cinema di fantascienza con i suoi effetti visivi rivoluzionari, le sue sequenze d’azione mozzafiato e i suoi temi filosofici provocatori. Ero in sala, e ne sono uscito trasformato: posso dire che esiste sul serio un Gianluca “prima di Matrix” ed uno “dopo”.
E poi? Per me (e non solo) i sequel non hanno raggiunto le vette del primo film, pur ampliando l’universo narrativo anche con nuovi concetti affascinanti. E “The Matrix Resurrections” del 2021 ha diviso il pubblico e la critica, lasciandomi personalmente perplesso.
Certo, l’ultimo della serie ha dimostrato che c’è ancora interesse per questo mondo e questi personaggi, ma la Warner Bros. sembra determinata a tenere vivo il franchise di Matrix anche a rischio di diluirne l’impatto culturale. E questo non mi piace neanche un po’.
Il rischio di un accanimento terapeutico
Penso ci sia il rischio serio che Matrix si esaurisca a forza di sequel e spin-off. L’ho visto con “Pirati dei Caraibi” o “Terminator”: ogni nuovo film sembra allontanarsi sempre di più dallo spirito originale della serie. Fino alla noia e oltre.
Matrix, in particolare, è un franchise che si basa sulla sovversione delle aspettative e sulla sfida allo status quo. Ironicamente, continuare a sfornare sequel potrebbe trasformare Matrix in ciò che inizialmente criticava: un prodotto commerciale privo di anima. Un fottuto pappone reazionario. Sto esagerando?
Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, và
Se devo trovare qualche motivo di cauto ottimismo riguardo a Matrix 5, mi aggrappo alla presenza di Lana Wachowski come produttrice esecutiva. Dovrebbe garantire quantomeno una certa coerenza con la visione originale. Almeno spero.
La verità? Solo il tempo dirà se Matrix 5 sarà un degno capitolo del franchise o un semplice tentativo di sfruttare la nostalgia del pubblico. Il viaggio nella tana del bianconiglio non è ancora finito.
L’articolo Un altro Matrix? (senza le Wachowski). Questo franchise rifiuta la pillola blu è tratto da Futuro Prossimo.
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