C’è una città, affacciata sul mare, che ha deciso di far fiorire l’energia verde tra le sue strade e i suoi parchi. Mi ricorda un po’ la mia Napoli, con la spiaggia della Malvarrosa, ma è in Spagna. È Valencia, perla della Costa Blanca, che da qualche settimana ospita quattro curiosi esemplari di “alberi” fuori dal comune. Non cercate tra i rami nidi o frutti: questi alberi, infatti, producono elettricità. Sono i nuovi “alberi fotovoltaici” voluti dall’amministrazione comunale per dare slancio alla mobilità sostenibile e alla lotta al cambiamento climatico. Strutture iconiche, dalla forte valenza simbolica, che coniugano tecnologia e natura per offrire ai cittadini un modo intelligente di ricaricare i loro veicoli elettrici, dalle biciclette agli scooter passando per monopattini e device portatili. Un progetto ambizioso, che fa parte di una più ampia strategia per rendere Valencia una città sempre più verde e a misura di futuro. Perché quando si tratta di energie rinnovabili, anche un solo albero può fare la differenza. Figuriamoci quattro.
Alberi solari, che figata!
Partiamo da una domanda che probabilmente vi starete facendo: ma questi “alberi fotovoltaici” sono veri alberi o sono solo delle strutture che ci assomigliano? Beh, se vi aspettate di vederli crescere, fiorire e perdere le foglie, rimarrete delusi. In realtà si tratta di installazioni artificiali che imitano la forma di un albero, con tanto di tronco, rami e foglie. Solo che al posto delle foglie ci sono pannelli solari, e al posto dei fiori ci sono prese di ricarica. Praticamente degli alberi sintetici, ma molto più utili di quelli finti che si usano per decorare il salotto.
Il bello è che questi alberi green, oltre ad essere belli da vedere, sono anche super efficienti. Pensate che ognuno di loro ha una potenza di ben 3,6 kWh, grazie a 12 pannelli solari da 300 W ciascuno. Tradotto in parole povere: una bella botta di energia pulita, più che sufficiente per ricaricare una varietà di veicoli elettrici, dalle classiche bici fino ai più moderni monopattini e scooter. E non dimenticate i vostri smartphone e tablet, che potrete attaccare alle prese degli alberi per fare il pieno di elettroni verdi.
Progetto da 330 mila eurozzi
Ok, ma chi ha avuto questa idea geniale di piantare alberi solari in giro per Valencia? Il merito va alla giunta comunale guidata dalla sindaca María José Catalá, che ha deciso di investire ben 330.000 euro in questo progetto visionario. Sì, avete capito bene: trecentotrentamila euretti, una cifra che farebbe impallidire anche il più generoso dei Paperoni. Ma per l’amministrazione valenciana non si tratta di uno spreco, anzi: è un investimento strategico per promuovere la mobilità sostenibile e migliorare la qualità dell’aria in città.
D’altra parte, con così tanta luce a disposizione (a Valencia, come a Napoli, il sole non manca quasi mai), sarebbe stato un peccato non sfruttarla al meglio. E così, dopo un processo partecipativo che ha coinvolto i cittadini (il famoso “Decidim 2020”, una sorta di bilancio partecipativo alla valenciana), la giunta ha deciso di piazzare i quattro alberi fotovoltaici in altrettanti punti strategici della città, scelti per la loro accessibilità e frequentazione. Tradotto: dove c’è più gente che può usufruirne, dagli studenti universitari ai turisti in giro per i parchi.
Un momento della presentazione degli “alberi solari” a Valencia.
Quanta energia producono per Valencia e i valenciani? Un botto.
Veniamo al dunque: quanto producono questi alberi solari? Si stima che ogni albero possa generare fino a 5.313 kWh all’anno (tranne quello del Giardino Turia, che si ferma a 2.657 kWh, ma è perché prende meno sole, poverino). In totale, i quattro alberi dovrebbero sfornare la bellezza di 18.596 kWh all’anno. Per darvi un’idea, è più o meno il consumo elettrico annuo di 6 famiglie spagnole medie, ma qui non si parla di alimentare case. Si parla di alimentare dispositivi e piccoli veicoli di micromobilità, per cui è tanto, tanto di più. Mica male per delle piante finte, eh?
A parte i numeri, comunque, l’aspetto più interessante di questo progetto è il suo valore simbolico e educativo. Gli alberi solari, infatti, non sono solo dei punti di ricarica per veicoli elettrici, ma dei piccoli monumenti alla sostenibilità, che attirano l’attenzione dei cittadini e dei visitatori sul tema delle energie rinnovabili.
Il futuro è green, parola di Valencia
Dopo essere stata eletta Capitale Verde Europea 2024, Valencia mostra di non aver paura di osare, di sperimentare nuove soluzioni per rendere la vita dei suoi cittadini più sostenibile e a misura d’uomo (e di ambiente). Questi alberi fotovoltaici sono solo uno dei tanti progetti che l’amministrazione sta portando avanti in questa direzione, dalla creazione di nuove piste ciclabili all’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Certo, qualcuno potrebbe obiettare (e sicuramente lo farà, che ci vuole? I social sono pieni di gente che ti risolve tutto con una battuta) che quattro alberi solari non cambieranno le sorti del pianeta, e che ci vorrebbe ben altro per contrastare il cambiamento climatico. Ed è vero, non si può certo pensare di risolvere tutto con qualche pannello qua e là. Però immaginate una città dove si “piantano” 50 alberi veri e fotovoltaici (magari in un rapporto di 50:1). Ombra, aria migliore ed energia. Sarebbe un cambiamento incredibile.
Intanto, se capitate a Valencia, non dimenticate di fare una capatina sotto uno di questi alberi high-tech. Potrete ricaricare il vostro monopattino o il vostro smartphone, e magari scattare un selfie per immortalare il momento. E se vi sentirete un po’ degli ecologisti 2.0, beh, non c’è niente di male. In fondo, anche le rivoluzioni verdi partono da un piccolo gesto. O da un albero solare, in questo caso.
L’articolo Valencia pianta alberi solari: energia verde per ricaricare veicoli elettrici è tratto da Futuro Prossimo.
Energia, fotovoltaico, Spagna